Migranti, ogni 24 minuti un uomo fugge dalla propria casa. Se ne discute oggi a Napoli

Si terrà oggi pomeriggio, mercoledì 19 ottobre alle ore 17, presso il Centro Interculturale Officine Gomitoli, a Napoli, un incontro con Francesca Borri, giornalista freelance e corrispondente di guerra per "Internazionale" e “Il fatto quotidiano”, che da anni lavora in Siria raccontando la guerra che devasta quel Paese e l’esodo di donne e uomini in fuga che produce.
Con lei Paolo Martino, documentarista, laureato in Relazioni internazionali, frequenta da anni il Medio Oriente, dove ha conosciuto la quotidianità, i sogni e le delusioni dei rifugiati. Con loro Filippo Miraglia, vice-presidente nazionale dell’Arci.
Un’occasione importante per capire di più su quello che sta accadendo in Siria e anche sui tanti e diversi motivi che sono alle spalle delle storie, dei progetti, dei desideri e delle tante difficoltà e sofferenze delle persone migranti che arrivano nel nostro Paese e che vivono attorno a noi.
L’incontro, organizzato dalla Cooperativa Dedalus e dall’Associazione A Voce Alta, muove da alcune considerazioni statistiche che trasmettono le dimensioni del problema di cui stiamo parlando: i profughi nel mondo non sono mai stati così tanti come oggi: oltre 60 milioni, secondo le ultime stime dell'ONU. Un uomo, una donna ogni 122. Ogni 24 minuti, qualcuno fugge dalla propria casa. Fugge da carestie, da povertà, persecuzioni, e soprattutto, fugge dalla guerra. Un quarto dei rifugiati oggi arriva dalla Siria. Da una guerra in cui dopo cinque anni e 500mila morti, e crimini di ogni tipo, non si prospetta ancora alcuna soluzione.
Di questo parleranno oggi Francesca Borri, classe 1980, corrispondente di guerra specializzata in jihadisti, la giornalista occidentale che è stata più a lungo in Siria, racconta la guerra che devasta quel Paese e l'esodo di donne e uomini in fuga che produce. I suoi reportage sono tradotti in oltre 20 lingue. Il suo ultimo libro è "La guerra dentro", Bompiani 2014.