Ligabue in concerto a Campovolo: “Basta con il massacro a Gaza. Biglietti a 10 euro? Un danno per musica e artisti”

Ligabue si è esibito a Campovolo per lo show La notte di certe notti, una serata speciale con cui il cantautore ha voluto celebrare i 30 anni di Buon Compleanno, ma anche i 20 anni dal primo concerto in quella che oggi è la RCF Arena di Reggio Emilia e dell'album Nome e cognome e i 35 anni di carriera. Insomma, sono festeggiamenti lunghi e importanti per il rocker di Correggio che ha scritto alcune pagine memorabili della musica italiana contemporanea, grazie a canzoni che sono entrate nel canzoniere italiano contemporaneo e che ormai conoscono tutti, compresi i 100 mila che hanno invaso Campovolo per vedere queste quasi tre ore di show e karaoke, con Certe notti a dare il la e le parole a dare il via al karaoke.
Ligabue: Basta col massacro a Gaza e in Ucraina
Ligabue non si sottrae a qualche dichiarazione sull'attualità, non potrebbe essere altrimenti per l'artista che ha firmato uno dei più grandi successi in grado di mescolare musica e solidarietà, quella Il mio nome è mai più assieme a Jovanotti e Piero Pelù. E la canzone decide di introdurla con le parole che Roberto Benigni ha declamato durante l'ultima puntata di Propaganda Live, mentre sullo schermo apparivano le parole: "Basta con il massacro a Gaza, Basta con il massacro in Ucraina, Basta con il massacro in Sudan, Basta con i 50 massacri in corso nel mondo e la voce di Roberto Benigni ricorda gli orrori della guerra e le strage dei bambini".
Sto all'orrore delle guerre
Prima dell'inizio del concerto Ligabue ha incontrato la stampa e ai giornalisti si è soffermato proprio su questa canzone, spiegando: "Ogni parola rischia di essere superflua, dato l'orrore che vediamo, ma dobbiamo pensare che ci sia una fine a questo massacro. Da parte dei governanti, non si può pensare sempre in termini di riarmo e guerra. Ho scelto di riproporre le parole di Benigni, indignato e commosso, perché se non senti il tema dei bambini, non sei umano". E sull'impatto che ebbe la canzone a differenza, probabilmente, di quanto avverrebbe oggi: "Oggi è più complicato: allora si vendevano i dischi, ora il ricavato dalle piattaforme non sarebbe lo stesso. E usciva un millesimo della musica che esce oggi, con le canzoni che durano una settimana. Certo, rimane il contributo culturale che si può dare. Del resto Il mio nome è mai più 26 anni dopo, è esattamente quello che continuo a pensare".
Il rocker sui biglietti a 10 euro

Ai giornalisti Ligabue ha anche parlato del caso di queste settimane ovvero dei concerti coi biglietti svenduti a 10 euro per riempire gli stadi – non per forza fino al sold out – e non lasciare troppi spazi vuoti: "Non sono informatissimo sulla nuova musica in Italia, ma non ci vuole tanto a capire che è diventato un mondo maledettamente competitivo. C'è una competizione assurda: se dal provino in casa non arrivi il giorno dopo a fare lo stadio sembra che ci sia qualcosa che non va – riporta l'Ansa -. Ma è proprio questo che va. Serve un periodo di maturazione. (…). Se esistono queste pratiche – aggiunge Ligabue -, non fanno bene né alla musica né agli artisti che le vedono attuare dalle loro agenzie".
Un concerto a Milano e 8 all'estero nel 2026
Ligabue ha concluso il concerto con fuochi d'artificio e coriandoli, ora la festa si farà il prossimo 6 settembre alla Reggia di Caserta, ma Ligabue ha anche voluto annunciare un'altra serie di concerti che terrà nel 2026, uno a Milano e gli altri in giro per l'Europa: "Questa esperienza sta andando anche oltre le aspettative. Dopo Reggio Emilia per il Centro e Caserta il 6 settembre per il Sud, ci sarà una terza festa al nord, a Milano – ha detto Ferdinando Salzano, fondatore di Friends & Partners, organizzatore di ‘La Notte di Certe Notti -. Abbiamo pensato a eventi unici e a Milano non poteva che essere San Milano, è lo stadio dove Luciano ha suonato di più" a cui si aggiungono altri 6 concerti per il "Certe Notti in Europa" a Barcellona, Madrid, Parigi, Londra, Utrecht, Bruxelles, Lussemburgo e Zurigo.