La vita del cantante pedofilo Ian Watkins in prigione: le visite delle groupie e il bacio con una di loro

Ian Watkins, condannato a 29 anni per 13 reati sessuali su minori nel 2013, è stato ucciso lo scorso weekend nel penitenziario HM Prison di Wakefield nel West Yorkshire, in Inghilterra. L'uomo, ex frontman della band inglese dei Lostphropets, è stato accoltellato da due uomini, Samuel Dodsworth e Rashid "Rico" Gedel, chiamati anche a comparire nel tribunale di Leeds nelle scorse ore. L'omicidio di Watkins racconta solo i momenti finali di una detenzione tutt'altro che tranquilla per l'ex performer, che aveva ricevuto un'aggressione anche lo scorso agosto 2023, tenuto in ostaggio per 6 ore da altri tre detenuti prima di essere accoltellato al collo.
Come ha vissuto Ian Watkins nel carcere di Wakefield, denominato Monster Mansion
Secondo le testimonianze del tabloid inglese Mirror, l'uomo – considerato il detenuto più odiato del carcere – avrebbe continuato alcune delle sue attività illegali all'interno del carcere, dopo l'arresto in cui erano stati ritrovati 27 terabyte di materiale pedopornografico, accessibile attraverso una password con un riferimento agli abusi ai minori. L'aspetto fisico, quasi irriconoscibile, dell'uomo, sarebbe derivato da forte oscillazioni di peso, e che l'unico elemento del suo passato, i capelli corvini, sarebbero frutto della tintura per capelli del negozio del carcere. A impressionare però, sarebbero state non solo le tante lettere arrivate in carcere negli ultimi 12 anni, una cifra che si aggira intorno alle 600, anche di donne con cui aveva avuto relazioni in precedenza. Tra queste, sono state riprese anche alcune contenenti fantasie sessuali, ma si ipotizza che Watkins utilizzasse loro come ponte per poter avere contatti con minori.
Le visite regolare da parte di tre donne e l'aumento di pena per l'uso del cellulare in detenzione
Infatti, secondo le testimonianze riportate, Watkins avrebbe continuato a ricevere visite in prigione, una fan base di donne che regolarmente avrebbero cercato anche il contatto fisico con l'uomo. Infatti, secondo alcune testimonianze di agenti e detenuti, tre donne descritte con abbigliamento "goth (gotico)", sarebbero state protagoniste per anni di visite per allietare la permanenza a Watkins. Tra gli episodi descritti, viene riportata anche la scena di un bacio tra il frontman e una delle ragazze. La pena di 29 anni per Ian Watkins ha visto anche un allungamento di 10 mesi nel 2019, quando l'uomo era stato trovato in possesso di un cellulare, da utilizzare per contattare una donna con cui aveva avuto una relazione. I due, incontratisi a 19 anni, avevano interrotto i rapporti nel 2012 proprio a causa dei problemi di Watkins. Solo pochi anni dopo, nel 2016, sarebbe ripartita una corrispondenza tramite lettere e email legittime provenienti dal carcere.
Le testimonianze delle ex fidanzate di Ian Watkins
Poi nel marzo del 2018, la donna ha raccontato di aver ricevuto un messaggio da un numero sconosciuto, in cui Watkins si palesava come "il diavolo sulla tua spalla". Avrebbe poi giustificato davanti alla corte che le aveva mandato messaggi perché si "fidava ciecamente di lei". Testimonianze diverse invece arrivano da Joanne Mjadzelics, che a causa delle violenze subite da Watkins, ha ammesso di soffrire di autolesionismo e disturbo da stress post-traumatico. La donna ha sottolineato come immaginasse ormai da anni la morte di Watkins all'interno dell'edificio penitenziario: "Lo volevo da molto tempo dopo tutto quello che ha fatto. Sono sollevata, mi sento come se mi fossi tolta un peso dalla testa. Mi aspettavo che succedesse prima. È lì dentro da quasi 13 anni".