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La “décima” di Plácido Domingo alla Prima della Scala: 51 anni fa il primo Sant’Ambrogio

Per la decima volta dal 1969 il tenore iberico Plàcido Domingo sarà presente alla Prima della Scala di Milano nel giorno di Sant’Ambrogio. Canterà “Nemico della patria” da Andrea Chénier. Stasera, causa restrizioni per il contenimento della pandemia da Covid-19, la serata inaugurale al teatro meneghino andrà in scena senza pubblico.
A cura di Redazione Cultura
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Plácido Domingo festeggerà la sua "décima" alla Prima della Scala di Milano. Stasera 7 dicembre, durante la serata “…a riveder le stelle”,  il tenore madrileno calcherà le tavole del massimo meneghino. Nel pomeriggio, infatti, concluderà il ciclo delle registrazioni in onda alle 20:30 su Rai1, Radio3 e in streaming tramite i canali social del Teatro alla Scala di Milano. Domingo interpreterà “Nemico della patria” da Andrea Chénier di Umberto Giordano. Nella stessa giornata il soprano Camilla Nylund e il tenore Andreas Schager canteranno il duetto “Winterstürme wichen dem Wonnemond” da Die Walküre, unico brano di Richard Wagner in programma, e il tenore Francesco Meli, che in questi giorni ha cantato con Domingo I due Foscari a Montecarlo, vestirà i panni di Riccardo in Un ballo in maschera di Verdi.

La "decima" di Domingo alla Scala

Con stasera Domingo, che ha celebrato nel 2019 i 50 anni dal suo debutto al Teatro alla Scala, arriva al suo decimo Sant’Ambrogio. L’esordio era avvenuto proprio un 7 dicembre, con Ernani diretto da Antonino Votto nel 1969. Nel 1976 con Otello diretto da Carlos Kleiber per la regia di Franco Zeffirelli era stato protagonista, insieme a Mirella Freni, della prima inaugurazione in diretta televisiva con la Rai. E ancora Otello, diretto da Riccardo Muti nel 2001.

"A riveder le stelle" la Scala inaugura nel segno di Dante

Si intitola “…a riveder le stelle” lo spettacolo che il 7 dicembre aprirà la stagione della Scala di Milano, che in 242 anni di storia solo per tre volte non ha avuto la sua Prima. Il recital andrà in scena in teatro senza pubblico ma sarà visibile online e in tv. Nel segno della citazione di Dante Alighieri e della sua Divina Commedia.

L'arpista Luisa Prandina: “Simbolo di unione e rinascita”

Luisa Prandina, prima arpa dell’orchestra scaligera, ha raccontato a Fanpage.it come gli artisti del teatro più famoso al mondo hanno vissuto i mesi della pandemia, con il Coronavirus che è arrivato anche tra loro, e cosa si attendono dalla serata del 7 dicembre: “Con questo spettacolo vogliamo essere un simbolo di unione e rinascita”.

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