Come è morto Ozzy Osbourne, i problemi di salute: gli interventi alla colonna vertebrale e il Parkinson

Si è spento all'età di 76 anni Ozzy Osbourne, voce dei Black Sabbath e icona della musica heavy metal. Da tempo combatteva con diversi problemi di salute che, infatti, avevano radicalmente dimezzato le sue apparizioni in pubblico, oltre che la tenuta del palco durante un concerto, motivo per cui anche le sue esibizioni si erano di gran lunga diradate, sebbene non avesse mai smesso del tutto di cantare. Dopo il terribile incidente in bicicletta del 2003, a seguito del quale seguirono molti interventi chirurgici, ne ebbe un altro nel 2019 e nel 2020 gli è stato diagnosticato il Parkinson.
Gli intervisti alla colonna vertebrale e la scoperta di un tumore
È dal 2003 che Ozzy Osbourne ha dovuto fare i conti con la sua salute, a seguito di un brutto incidente con la bicicletta, che gli provocò problemi al collo e alla schiena, per i quali dovette sottoporsi ad alcuni interventi chirurgici. Ma il periodo emotivamente più duro è iniziato nel 2019, quando dopo una nuova caduta dalla bici è stato operato nuovamente alla schiena, più di una volta e, durante uno degli interventi, ha scoperto la presenza di un tumore ad una delle vertebre. La sequela di operazioni chirurgiche è stata particolarmente difficile da superare per il cantante che, infatti, ne ha riportato le conseguenze in termini emotivi, ma anche fisici, con una ripresa più lenta di quanto lui stesso avrebbe voluto. Parlando della sua condizione in un'intervista a Rolling Stones UK nel 2023, Osbourne aveva raccontato di come la scoperta di un tumore, a seguito di un intervento invasivo e difficile, fosse stata per lui difficile da dover affrontare
Il secondo intervento è andato terribilmente storto, lasciandomi quasi immobilizzato. Speravo di riprendermi dopo il secondo e il terzo intervento, ma nell'ultimo mi hanno inserito un'asta nella colonna vertebrale. La scoperta di un tumore in una delle vertebre ha richiesto una rimozione estesa. È stato piuttosto impegnativo e il mio equilibrio è gravemente compromesso.
In quell'occasione, infatti, aveva anche paventato l'idea di fare un ultimo concerto per salutare i suoi fan (cosa che poi ha fatto il 5 luglio 2025 ndr.): "Se non posso continuare a fare spettacoli regolarmente, voglio solo stare abbastanza bene da fare uno spettacolo in cui posso dire: ‘Ciao ragazzi, grazie mille per la mia vita. Questo è ciò a cui sto lavorando, e se alla fine morirò, sarà da uomo felice", aveva dichiarato Ozzy.
La diagnosi di Parkinson
Quando nel 2020, infatti, arrivò la diagnosi di Parkinson, la già precaria situazione del cantante non potè che peggiorare. La scoperta della malattia avvenne dopo una serie di problemi legati al dolore e all'intorpidimento di alcuni arti, a seguito di accertamenti, gli fu diagnosticato il Parkinson 2. Quando iniziò a parlarne, intervistato da Good Morning America dove era intervento per smentire notizie diffuse dai fan allarmati, a distanza di diversi mesi dalla diagnosi, disse: "Non è una sentenza di morte, ma una cosa con cui convivere" senza negare di aver dovuto affrontare momenti molto dolorosi: "All'infermiera che dopo l'operazione mi chiese quanto dolore sentissi da 1 a 10, risposi 55". A spiegare nel dettaglio di cosa si trattasse fu la moglie, Sharon Arden, che parlò anche delle cure a cui il cantante si stava sottoponendo:
Si chiama Parkin 2, è un gene con cui Ozzy è nato e ovviamente Ozzy non può subire nulla di normale, è molto raro e il suo percorso non è come quello del Parkinson che tutti noi conosciamo. Ci è nato ma era dormiente. Se Ozzy si fosse preso un raffreddore avrebbe potuto diventare polmonite. Questo professore ha trovato questo metodo di lavoro con le cellule staminali che aiuta col dolore. Ha aiutato Ozzy col dolore e ora può affrontare meglio il Parkinson.
A qualche mese dal concerto, ormai già organizzato come un saluto a tutti coloro che in circa cinquant'anni di carriera lo avevano seguito, Osbourne in un'intervista aveva rivelato come il suo stato di salute fosse notevolmente peggiorato, ma non si era perso d'animo: "Non riesco più a camminare, ma sapete cosa pensavo durante le feste? Che per quanto mi lamenti, sono ancora vivo. Se ci penso c’è gente che non ha fatto la metà delle cose che ho fatto io e che non è più qui".