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Eurovision 2025, nuove regole per le bandiere: “Ai cantanti solo quelle delle loro nazioni”

L’Eurovision Song Contest 2025 si terrà dal 13 al 17 maggio a Basilea e già sono state diffuse le nuove regole sulle bandiere da esporre: i cantanti potranno entrare in scena solo con quelle delle loro nazioni. Sul palco vietate quindi anche quelle pro Palestina e a supporto della comunità LGBTQIA+.
A cura di Valeria Paglionico
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L'Eurovision Song Contest è uno degli eventi musicali più attesi dell'anno e anche il questo 2025 si preannuncia un successo. Si terrà dal 13 al 17 maggio alla St. Jakobshalle di Basilea, in Svizzera, e, oltre a Lucio Corsi che gareggerà per l'Italia e a Gabri Ponte che parteciperà con San Marino, sul palco ci sarà anche un altro volto noto al pubblico del nostro paese: Michelle Hunziker, che ricoprirà i panni di conduttrice. Cosa cambierà rispetto alle precedenti edizioni? Gli organizzatori hanno appena diffuso le nuove regole per l'esposizione di bandiere sul palcoscenico, essenziali per evitare malumori o incidenti diplomatici.

I cantanti potranno portare solo la bandiera della propria nazione

Il portavoce di EBU (European Broadcasting Union) a capo dell’organizzazione dell'Eurovision ha diffuso le nuove regole sull'esposizione di bandiere sul palco: i concorrenti potranno esporre solo la bandiera della propria nazione, mentre al pubblico verrà lasciata totale libertà, a patto che la bandiera scelta non violi la legge svizzera. Le parole del portavoce sono state: “Sebbene siano previste sanzioni per le violazioni delle regole del concorso, ci aspettiamo che tutte le delegazioni affrontino la politica sulle bandiere in buona fede e comprendano che è stata concepita per creare chiarezza ed equilibrio nell’espressione delle identità nazionali”.

Quali bandiere potrà esporre il pubblico

Se lo scorso anno, il 2024, era vietato esporre bandiere della Palestina perché avrebbero potuto disturbare il successo dell'evento, ora le cose sono cambiate. Sebbene le restrizioni siano diventate più rigide per gli artisti, al pubblico verrà data totale libertà. Niente controlli o sequestri, tutti potranno portare in platea le bandiere che sentono più vicine anche alle loro cause, come quella della Palestina o della comunità LGBTQIA+.

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