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Ecco perché il museo di Van Gogh ad Amsterdam potrebbe chiudere e cosa c’entra un accordo del 1962

Il Museo Van Gogh di Amsterdam rischia la chiusura: scontro con il governo olandese sui fondi e sull’accordo del 1962 per la conservazione delle opere.
A cura di Vincenzo Nasto
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Museo Van Gogh, via Wikipedia
Museo Van Gogh, via Wikipedia

Il museo di Van Gogh di Amsterdam, custode della più grande collezione al mondo di opere dell'artista olandese, sarebbe vicino alla chiusura a causa di un lungo contenzioso con il governo olandese. Al centro della disputa, il rapporto con il Ministero della cultura olandese e un accordo del 1962 che sembra non esser più rispettato. Infatti, secondo Emilie Gordenker, direttrice del museo dal 2020, il governo non starebbe rispettando un accordo firmato in quell'anno con la Fondazione Vincent Van Gogh, in cui lo stato si impegnava a costruire un museo nel centro di Amsterdam e "a garantire la conservazione materiale delle collezioni, come se fossero di sua proprietà". Non una sola opera è rimasta in famiglia; l'intera collezione personale di Vincent van Gogh, oggi del valore di miliardi di dollari, è passata alla fondazione e da lì al museo.

Perché il museo di Van Gogh potrebbe chiudere e la disputa con il governo olandese

La trattativa tra il museo, che attrae secondo le stime della fondazione Van Gogh 1,8 milioni di visitatori all'anno, e il Ministero sarebbe durata oltre 2 anni, ma è ormai ferma a un punto morto. Al centro della richiesta di finanziamenti, un'opera di ristrutturazione legata a un rapporto, pubblicato da un comitato indipendente, sullo stato dell'edificio. Infatti, secondo il report, l'edificio presente carenze strutturali su impianti di climatizzazione e ascensori malfunzionanti, sicurezza antincendio inadeguata e necessità di ammodernamenti per la sostenibilità. Restando sulle cifre richieste dalla fondazione Van Gogh, servirebbe un aumento di 2,9 milioni di dollari del suo sussidio governativo annuale di circa 10 milioni di dollari per finanziare le riparazioni, stimate in 121 milioni.

Le perdite stimate per la ristrutturazione e le dimissioni del ministro Bruins

Infatti, i lavori di ristrutturazione costringerebbero il museo a una chiusura parziale del museo per 3 anni, con una perdita di entrate stimata di 29 milioni di dollari. Una cifra che potrebbe comportare la chiusura, se non coadiuvata dai sussidi statali, secondo la fondazione. La prima risposta del Ministero della cultura ha esortato un impegno privato per la ristrutturazione sottolineando che "il Museo Van Gogh riceve uno dei più alti sussidi per metro quadro tra tutti i musei nazionali". Secondo i bilanci del museo, l'85% del suo bilancio viene coperto da entrate come la vendita dei biglietti e i ricavi del suo negozio e della sua caffetteria. La risposta del Ministero della cultura però potrebbe cambiare nei prossimi mesi, a causa delle dimissioni di Eppo Bruins, non più ministro da ormai 3 giorni, dopo il rifiuto del governo di nuove sanzioni contro Israele per la guerra a Gaza.

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