È morta a 58 anni Koyo Kouoh: sarebbe stata la prima curatrice africana della Biennale Arte di Venezia 2026

È morta a 58 anni Koyo Kouoh, critica d'arte camerunense e nominata a dicembre scorso come curatrice della Biennale d'Arte 2026. A comunicarlo la stessa Biennale con una nota, annunciando che "apprende con profondo dolore e sgomento la notizia della improvvisa e prematura scomparsa di Koyo Kouoh, curatrice della 61. Esposizione Internazionale d’Arte, che inaugurerà il prossimo 9 maggio 2026".
La notizia della scomparsa di Koyo Kouoh
La Biennale ha espresso il cordoglio per la scomparsa della critica d'arte tramite un comunicato. "Nominata a dicembre 2024 dal Cda della Biennale, Koyo Kouoh ha lavorato con passione, rigore e visione alla realizzazione della Biennale Arte 2026 – si legge nella nota – La presentazione del titolo e del tema della 61. Esposizione avrebbe dovuto svolgersi il prossimo 20 maggio a Venezia". E ancora: "La sua scomparsa lascia un vuoto immenso nel mondo dell’arte contemporanea e nella comunità internazionale di artisti, curatori e studiosi che hanno avuto modo di conoscere e apprezzare il suo straordinario impegno intellettuale e umano". Infine, un pensiero alla famiglia, ai suoi cari e "a tutti coloro che hanno condiviso con lei un percorso di ricerca e di pensiero critico sull’arte contemporanea". Tra i tanti che in queste ore hanno reso omaggio alla memoria di Kouoh, anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il ministro della Cultura Alessandro Giuli.
La vita e la carriera di Koyo Kouoh
Nata il 1 gennaio 1967 a Douala, Koyo Kouoh ha trascorso i primi anni della sua vita in Camerun per poi trasferirsi in Svizzera. È proprio a Zurigo che ha mosso i primi passi nel mondo dell'arte, curando mostre come Body Talk: Feminism, Sexuality and the Body in the Works of Six African Women Artists e Still (the) Barbarians. È stata definita dal New York Times una delle professioniste più autorevoli nel suo campo e dal 2013 al 2017 è stata Curatrice del Programma Educativo e Artistico della 1-54 Contemporary African Art Fair a Londra e a New York, prima fiera dedicata all'arte contemporanea africana e alla sua diaspora. La sua nomina come prima curatrice africana alla Biennale aveva avuto una grande risonanza internazionale nel settore e tra dieci giorni avrebbe dovuto presentare il tema e il titolo della prossima edizione.