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Dalla parte di Svetlana Aleksievich: in Bielorussia Lukashenko indaga sul premio Nobel

La scrittrice bielorussa Svetlana Aleksievich, premio Nobel per la Letteratura nel 2015, è stata convocata negli uffici del Comitato investigativo di Minsk voluto dal presidente Aleksandr Lukashenko che sta indagando sugli oppositori politici che ne contestano la rielezione. “Non siamo colpevoli di nulla. Vogliamo solo vivere in un Paese libero” ha dichiarato l’autrice di Preghiera per Cernobyl.
A cura di Redazione Cultura
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Il premio Nobel per la Letteratura 2015 Svetlana Aleksievich è stata convocata davanti al Comitato investigativo di Minsk in quanto membro del Consiglio di coordinamento dell'opposizione bielorussa alla ricerca di una transizione democratica verso nuove elezioni dopo le contestate presidenziali del 9 agosto in Bielorussia che hanno riconfermato il presidente Aleksandr Lukashenko alla guida del paese est europeo. Elezioni che tuttavia non convincono nessuno degli osservatori internazionali e preoccupano l'Unione Europea, intimorite da un ulteriore svolta autoritaria a Minsk.

Non è la prima volta che scrittori e artisti finiscono nel mirino di Lukashenko che, nella repressione successiva alle contestazioni, ha già fatto arrestare decine di teatranti, colpevoli di fargli l'opposizione. Per questo motivo il mondo intellettuale europeo resta col fiato sospeso nel vedere le immagini, trasmesse dai media ucraini, di un premio Nobel per la letteratura entrare nella sede della procura per rispondere a domande sul suo ruolo tra le maglie dell'opposizione. Altro segnale di paura del governo di Minsk, che teme un golpe, e ha chiesto alla procura di aprire un'inchiesta.

"Non siamo colpevoli di nulla. Vogliamo solo vivere in un Paese libero", ha detto l'autrice di Preghiera per Cernobyl dopo aver invocato il suo diritto a non testimoniare contro se stessa davanti al Comitato investigativo di Minsk. "Lukashenko finora parla solo con Putin. Abbiamo bisogno che parli col popolo. In qualche modo dobbiamo coinvolgere nella conversazione Putin, e il mondo, così che Lukashenko inizi a negoziare". Tantissimi i sostenitori della scrittrice bielorussa all'esterno degli uffici del comitato investigativo dentro cui Aleksievic è stata poco tempo. "Più staremo uniti, più forti saremo e più chance avremo di far sì che le autorità accettino il dialogo", ha chiuso il suo intervento la scrittrice.

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