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Attentato in Francia: la basilica di Notre-Dame costruita per integrare Nizza alla Francia

La Basilica di Notre-Dame a Nizza, sede dell’attentato terroristico di ieri dove hanno perso la vita tre persone, è il simbolo dell’integrazione della popolazione nizzarda alla Francia. Fu progettata nel 1864, in una zona di nuova costruzione della città, con lo scopo di avvicinare la popolazione locale dopo l’annessione.
A cura di Redazione Cultura
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La basilica di Notre-Dame de l'Assomption a Nizza è la più grande chiesa della città. Una delle più importanti chiese cattoliche della città francese, al confine con l'Italia, dove ieri si è consumato il tragico attentato terroristico che ha portato alla morte di tre persone per mano di Brahim Aoussaoui, 21enne cittadino tunisino arrivato in Francia in modo clandestino e proveniente dall’Italia, dove era giunto meno di un mese fa a Lampedusa.

La Basilica di Nizza luogo dell'attentato terroristico

L'assassino, ritenuto dalla gendarmeria francese il responsabile dell'attentato a Nizza, si è intrufolato nella Basilica di Nostra Signora dell'Assunzione, luogo di culto cattolico del centro della città nizzarda, in Francia, situato in avenue Jean Médecin, la più grande chiesa della città, pur non essendone la cattedrale, con la dignità di basilica minore dal 9 gennaio 1978.

Notre-Dame a Nizza, una basilica costruita per integrare

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La chiesa fu costruita a partire dal 1864 in una zona della città di nuova edificazione vicino alla stazione dei treni. Charles Lenormand progettò un edificio in stile neogotico ispirato alla cattedrale di Notre-Dame a Parigi, ricorrendo a stilemi tipici dell'arte medioevale francese per integrare la popolazione nizzarda alla cultura della Francia, dopo l'annessione della città avvenuta nel 1860.

La facciata simile a Notre-Dame a Parigi

La facciata della basilica è caratterizzato dalla facciata, in cui si aprono tre portali con ghimberga, quello centrale è sormontato dal rosone circolare e, più in alto, corre una galleria di archi trilobati su colonne; in alto, ai lati della statua della Madonna della Liberazione dello scultore Gallo (1944), si elevano i due campanili, privi delle previste cuspidi piramidali a base ottagonali che non vennero realizzate per problemi statici. Attualmente le due torri raggiungono un'altezza di oltre trenta metri m e quella di sinistra ospita un concerto di quattro campane.

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