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Crisi epilettica al ristorante. Il titolare: “Meglio se mangi a casa, così spaventi i clienti”

La donna, 47 anni, era con il marito sul lungomare di Marotta di Fano, in provincia di Pesaro Urbino, quando si è sentita male. La denuncia della Federazione italiana epilessie.
A cura di Biagio Chiariello
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Stava mangiando al ristorante con il marito quando all’improvviso è stata vittima di una crisi epilettica. Fortunatamente niente di grave, ma la titolare l’ha rimproverata per “aver spaventato la clientela”. Il caso è stato segnalato dalla Federazione Italiana Epilessie (Fie), arriva da Marotta di Fano, in provincia di Pesaro Urbino e la protagonista è una donna di 47 anni. La sua crisi si è risolta spontaneamente nel giro di pochi minuti, mentre era in un ristorante sul lungomare, come spiega la Fie in una nota. La coppia si è subita alzata per pagare le pizze (neanche finite di consumare). A quel punto la ristoratrice si è rivolta nei confronti del marito, rinfacciandogli che la "gente come loro sarebbe meglio se ordinasse e mangiasse la pizza a casa", evidenziando come gli altri clienti si sarebbero allarmanti per la scena consumatasi davanti ai loro occhi.

In realtà, secondo l'uomo e la Fie, nessun allarme si era creato nel locale e anzi, un paio di persone, si erano avvicinate alla coppia offrendo il loro aiuto per soccorrerla. "Purtroppo, non si tratta di un caso isolato ma di uno degli ancora numerosi episodi in cui persone con epilessia sono vittime di discriminazione conseguenza dello stigma che grava su di loro a causa della malattia e della sua scarsa conoscenza". Lo sottolinea Rosa Cervellione, presidente della Federazione Italiana Epilessie, al Resto Del Carlino. "L'epilessia è una malattia in cui spesso più della sofferenza fisica – continua la numero uno della Fie fa male l'atteggiamento della gente, la solitudine in cui si trovano i malati". E lancia una provocazione: "Se i malati di epilessia danno così fastidio, allora, gentile ristoratrice, metta un cartello fuori dal suo locale con scritto ‘Le persone con epilessia qui non sono gradite'. Mi rendo conto che sarebbe pericoloso, perché la sua clientela fatta da persone civili, che sanno che l'epilessia non è una colpa della quale vergognarsi, potrebbero non voler frequentare il suo ristorante".

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