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“Costruiamo Piazza Macao”, ai piedi della Torre Galfa

Fuori dalla torre ma uniti, con tende e cultura, in via Galvani, dove è nata “Piazza Macao”. Il collettivo dei lavoratori dell’arte continua a far sentire la sua voce e risponde alla proposta di Pisapia: “Macao non è uno spazio, è molto di più”.
A cura di Susanna Picone
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Fuori dalla torre ma uniti, con tende e cultura, in via Galvani, dove è nata “Piazza Macao”. Il collettivo dei lavoratori dell’arte continua a far sentire la sua voce e risponde alla proposta di Pisapia: “Macao non è uno spazio, è molto di più”.

Macao non è uno spazio, è molto di più: si può riassumere facilmente in questa frase riportata in un comunicato stampa del collettivo sulla loro pagina Facebook il progetto e le intenzioni del gruppo di lavoratori dell’arte che, prima occupando la Torre Galfa, e poi, dopo lo sgombero di martedì, lo spazio ai suoi piedi, vuole continuare a combattere per far valere delle idee e a far capire, soprattutto, che la questione degli spazi non è quella prioritaria.

La proposta dell’ex Ansaldo non ha convinto – Come ricorda lo stesso Macao nel comunicato stampa, nella giornata di martedì vi è stato l’intervento del sindaco di Milano Giuliano Pisapia disposto, in nome della “cultura dal basso”, ad offrire un altro posto agli occupanti della Torre Galfa, l’ex Ansaldo di via Tortona. Proposta che, dopo continue assemblee tenutesi in quella che è diventata la Piazza Macao, sembra non aver convinto il collettivo: il presidio permanente in via Galvani allora continua, si passa un’altra notte nelle tende, non si fermano le attività culturali, spettacoli, workshop, concerti e soprattutto le assemblee.

A seguito di questo intervento (di Pisapia, ndr) l’assemblea ha esplicitato come le intenzioni e le questioni poste dall’apertura di Macao non possano essere semplicemente ridotte ad una richiesta di “nuovi spazi per l’arte”, ma attraversano trasversalmente argomenti come le condizioni di lavoro, le politiche sullo sviluppo del territorio, il ruolo cruciale della produzione culturale all’interno dei processi di valorizzazione economica, l’appropriazione illegittima di questo valore e la proposta di forme di redistribuzione del reddito. L’assemblea cittadina di ieri alle ore 6 ha affrontato tutti questi temi e ha ospitato in serata un intervento di Maurizio Landini (segretario nazionale della FIOM) ed Emanuele Patti (Presidente Arci Milano) in solidarietà agli occupanti.

Sgomberare Piazza Macao? – Macao continua ad invitare gente sotto la Torre Galfa, continua a sostenere il suo progetto in attesa, dunque, che l’assemblea si riunisca di nuovo, in attesa che ci sia un nuovo confronto e che le voci non siano più contrastanti. Gli attivisti di Macao chiedono ancora del tempo che forse qualcuno però non è più disposto a dare: sono diversi i politici che iniziano a notare il "disagio" che il collettivo di Macao sta procurando sotto la Torre Galfa. Carlo Masseroli, capogruppo del Pdl a Palazzo Marino ha chiesto in aula lo sgombero in via Galvani, proposta simile anche da parte della capogruppo del Pd, Carmela Rozza, in contrasto però con gli altri assessori.

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