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Condannato a un anno per omicidio stradale l’uomo che ha investito e ucciso Nicky Hayden

Il 31enne che ha investito e ucciso il campione di motociclismo nel maggio del 2017 è stato condannato a un anno. Guidava a una velocità troppo sostenuta, lungo un tratto di strada in cui il limite massimo era di 50 chilometri orari.
A cura di Davide Falcioni
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L'uomo di 31 anni che ha investito e ucciso il campione di motociclismo Nicky Hayden il 17 maggio 2017 è stato condannato a un anno per omicidio stradale. La sentenza prevede la sospensione della pena, oltre al pagamento delle spese processuali e al ritiro della patente. Il pubblico ministero aveva chiesto 14 mesi, mentre i familiari del centauro avevano chiesto un risarcimento di 6 milioni di euro.

Hayden  non si fermò allo stop: corresponsabile dell'incidente

L'imputato, che ha scelto di essere processato con il rito abbreviato beneficerà di uno sconto di un terzo della pena. In sede processuale è emerso come l'automobilista stesse guidando la sua Renault a una velocità di poco superiore ai 70 chilometri orari, circa venti oltre il limite massimo consentito. Nicky  Hayden, che si stava allenando con la sua bicicletta da corsa, non rispettò lo stop e venne travolto dalla vettura lungo una strada di Misano, in Romagna. "Kentucky Kid" sarebbe dunque in  concorso di responsabilità nell'incidente. Secondo il perito del pubblico ministero se l'automobilista avesse rispettato il limite di velocità di 50 chilometri orari "sia reagendo e frenando, sia continuando a velocità costante, l'incidente sarebbe stato interamente evitato" e Nicky Hayden non avrebbe perso la vita.

Donati gli organi di Hayden

L'impatto fu violentissimo. Hayden venne sbalzato a decine di metri di distanza e poi ricoverato in gravissime condizioni. Tenuto in vita grazie all’aiuto delle macchine, Hayden è morto dopo cinque giorni di coma, il 22 maggio del 2017, lasciando un vuoto impossibile da colmare non solo nei suoi familiari, ma anche tra molti suoi colleghi. I genitori del pilota di motociclismo laureatosi campione del mondo nel 2006 dopo un'entusiasmante battaglia con Valentino Rossi, hanno deciso di donare i suoi organi.

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