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Esami di Maturità 2024

Come superare la prima prova della Maturità: i consigli dell’esperta

Come superare la prima prova dell’esame di Stato? E come scegliere la traccia giusta del tema d’italiano? Ecco i consigli e i trucchi da seguire secondo la scrittrice, e docente di lettere, Giusi Marchetta: “Fate una scaletta delle cose da scrivere, rileggete tutto e soprattutto divertitevi. Che diventi presto un bel ricordo”.
A cura di Ida Artiaco
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Manca poco alla Maturità 2018. Mercoledì 20 giugno oltre 500mila studenti italiani saranno chiamati a svolgere la temuta prima prova dell'esame di Stato, quella d'italiano, comune a tutte le scuole ed indirizzi, da molti considerata la più difficile tra quelle scritte. I diplomandi avranno sei ore di tempo per scegliere tra le tracce stabilite dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, scrivere il tema, rileggere per evitare eventuali errori e consegnare il tutto alla commissione. Superarla, però, non è difficile. Basta seguire alcuni consigli e trucchi infallibili per capire come funziona la prima prova e il gioco è fatto. Fanpage.it ha chiesto l'aiuto di un'esperta in materia. Si tratta di Giusi Marchetta, docente di lettere in una scuola superiore torinese e scrittrice di successo. Il suo ultimo romanzo "Dove sei stata" è ambientato alla Reggia di Caserta, città della quale è originaria.

Quale traccia scegliere prima dello svolgimento

La prima difficoltà, e cioè quale traccia scegliere, può essere facilmente risolta. "Il mio consiglio – ci dice Marchetta – è di scegliere la prova in cui ci si è esercitati di più nell'anno appena trascorso. La forma richiesta non è un particolare trascurabile: affrontare il tema storico come se fosse una traccia personale potrebbe essere un errore. Se poi i contenuti di una traccia sono particolarmente interessanti per lo studente, e se ha molto da dire in merito, allora la scelta mi sembra abbastanza ovvia".  Su come prepararsi al meglio per affrontare tutte le prove della Maturità la docente non ha dubbi: "Secondo me bisognerebbe fare il possibile per restare concentrati dopo la fine della scuola e poi applicare tutte le metodologie apprese durante l'anno per le prove scritte, ad esempio ripassare sugli appunti o gli schemi fatti per me è sempre stato fondamentale. Anche il ripasso per l'orale dovrebbe essere molto razionale. Tutto non si può sapere. Meglio una visione generale del programma e poi una preparazione specifica per gli argomenti portati all'orale".

Totema e previsioni

In particolare, il trucco per affrontare la prima prova è, continua Marchetta, qualunque sia la tipologia scelta, "fare una scaletta dettagliata del testo che si scriverà e non saltare questo passaggio. La scaletta ti dice cosa conterrà il tuo tema, cosa potrebbe mancare e ti aiuterà a evitare di girare intorno agli argomenti o di incorrere in ripetizioni inutili. E consiglio di divertirsi. Non so se ricorderanno il resto dell'esame tra dieci anni, ma forse il tema sì. Che ne valga la pena". E per quanto riguarda il tototema e le possibili tracce? "Gli autori sono sempre il risultato di una lotteria. Mi piacerebbe una traccia sulla distopia come genere ma temo che nei nostri programmi non trovi abbastanza spazio e quindi non me la auguro per gli studenti. Se dovessi scommettere sui probabili temi di attualità mi verrebbe da pensare a una possibile riflessione sui diritti umani legati al #metoo o al fenomeno delle migrazioni; anche Facebook sotto processo però offrirebbe alcuni spunti allettanti dal diritto alla privacy all'utilizzo dei social".

Trucchi per affrontare le diverse tipologie

Sulla tipologia da scegliere, continua la scrittrice, "argomentare attraverso un articolo di giornale o scrivere un saggio breve di argomento storico credo siano operazioni più complesse del classico tema o dell'analisi di un testo letterario. Quest'ultimo ti mette alla prova con un autore e ti permette di esporre delle conoscenze rimanendo te stesso. Anche il tema di attualità ha le stesse caratteristiche anche se con una difficoltà diversa: bisogna conoscere bene l'argomento da trattare e questo può rivelarsi il punto debole di chi non è abituato ad approfondire le notizie che pure legge o sente tutti i giorni". Fare troppe previsioni comunque non conta: "Serve aver sviluppato delle competenze nel corso dei cinque anni. Quella di argomentare in un italiano corretto e con coerenza testuale circa un tema qualsiasi, ad esempio, nella prova di italiano. O quella di esprimersi con chiarezza, utilizzando il lessico della disciplina all'orale. In generale, ogni studente è chiamato a dimostrare di essere cresciuto e che le potenzialità con cui ha cominciato questo percorso sono diventate gli strumenti con cui affronterà tutti gli esami che ha ancora davanti a sé. Questo potrebbe perfino non essere il più difficile o il più importante. È solo il primo. Coraggio quindi e che diventi presto un bel ricordo".

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