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Chiusi a chiave, senza luce, tra i loro escrementi: la vita da incubo di quattro bimbi

Le violenze scoperte quasi per caso solo quando uno dei minori è riuscito a scappare e ha chiamato la polizia.
A cura di A. P.
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Per gli altri erano dei comuni genitori, anziani ma del tutto normali, che erano riusciti anche ad ottenere la custodia di ben quattro figli adottivi. Per questi ultimi però in realtà erano dei veri e propri aguzzini pronti a sottoporli a torture e violenze continue oltre a una segregazione da incubo: in stanze buie, piene di escrementi e senza cibo. È quanto hanno scoperto quasi per caso gli agenti di polizia della città di Tucson, nello stato dell'Arizona, negli Stati Uniti, quando uno dei minori infine è riuscito a scappare dalla casa degli orrori e a lanciare l'allarme.

Solo dopo aver raccolto la sua  drammatica testimonianza, i poliziotti hanno fatto irruzione in casa scoprendo che i bambini, di età compresa tra i sei e i dodici anni, erano tenuti per la maggior parte del tempo rigorosamente separati in camere chiuse dall'esterno, senza luce, senza cibo e tra gli escrementi. A gestire il tutto i due coniugi, il 69enne Benito Gutierrez e la 64enne Carol , subito arrestati dagli agenti e condotti in carcere con l'accusa di abusi su minori e altri reati connessi. Una famigliola normale anche se solitaria, secondo molti residenti della zona, e una casa dall'aspetto dignitosi che non lasciava intuire cosa invece avvenisse al suo interno.

Come hanno scoperto con i loro occhi  gli agenti e come hanno raccontato i piccoli liberati, però in quelle mura erano tenuti prigionieri , con poco cibo e acqua e senza poter nemmeno andare in bagno. Ai quattro minori infatti non era concesso di poter usufruire del bagno ma dovevano fare i loro bisogni solo in un semplice secchio da usare come toilette e svuotare poi di volta in volta. Secondo il Dipartimento dello Sceriffo della contea di Pima, non c'era mai stato nessuno sospetto sui due coniugi  e nessuno aveva segnalato niente né tra i vicini né tra i dipendenti della scuola che pure i minori frequentavano saltuariamente. Solo in un caso un insegnante aveva riferito al dirigente scolastico che uno dei bambini sembrava avere fame a scuola ma la cosa non aveva avuto seguito. La scoperta solo quando il più grande dei ragazzini è riuscito a scappare dalla finestra e si è recato in un vicino negozio dove ha chiesto di usare il telefono per chiamare la polizia.

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