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Chi è Margherita Aurora, la maestra che ha lanciato il neologismo “petaloso”

Margherita Aurora ha 43 anni e già alcuni mesi fa si distinse per i compiti a casa affidati agli studenti durante le vacanze di Pasqua: “Fai delle belle dormite riposanti, pisolini compresi”, “Se il tempo è bello, non stare chiuso in casa: esci e gioca all’aperto”.
A cura di Davide Falcioni
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"Petaloso": è la parola del giorno e da ieri sta circolando su tutti i social network, rimbalzando di bacheca in bacheca, arrivando persino ai massimi livelli della politica italiana con il Presidente del Consiglio che non ha rinunciato a scriverla in un tweet. Ma chi è la maestra che ha lanciato questo neologismo? Si tratta di Margherita Aurora, ha 43 anni ed è della provincia di Ferrara. Da tempo aveva dato l'idea di essere un'insegnante "sui generis" soprattutto grazie alle bizzarre capigliature colorate. Chi la conosce ricorda che già da aprile si era distinta per aver assegnato ai bambini della scuola elementare di Copparo dei compiti per le vacane di Pasqua piuttosto originali: “Fai delle belle dormite riposanti, pisolini compresi”, “Se il tempo è bello, non stare chiuso in casa: esci e gioca all’aperto”. “Passa tutto il tempo con i tuoi genitori”. “Se hai dei nonni, fatti raccontare le storie di quando erano piccoli: sono divertenti e loro saranno felici di parlartene”, “Se fai un piccolo viaggio non giocare tutto il tempo ai videogames: guarda il paesaggio, leggi i cartelli lungo la strada e segna sul quaderno di italiano o su un taccuino i luoghi che visiti”. Compiti piuttosto originali per i bambini, fino a quel momento abituati piuttosto a noiose – ma sicuramente utili – sessioni di eserciti.

Ebbene, Margherita Aurora è diventata una piccola eroina. Aver assecondato l'immaginazione di un suo alunno le è valsa una fama del tutto inaspettata tanto che ieri sera, stupita per quanto le stava accadendo, in un post su facebook ha scritto: "Allora. Oggi mi son sciroppata 6 ore di scuola e poi ho passato la serata tra palestra di Teresa, cena per tutti e risposte più o meno sensate sui social per la questione del ‪#‎petaloso‬. Sono DISTRUTTA e siccome domani ho altre 6 ore mi congedo, augurando a tutti una buona notte. Ah, le 700 richieste di amicizia in attesa aspetteranno. Scusate e grazie".

Intervistata dall'Huffington Post la maestra più famosa d'Italia ha detto: "C ‘è spazio per una buona idea se ci sono persone disposte ad ascoltare. Io provo a farlo ogni giorno con i miei alunni". E riguardo alla genesi del neologismo petaloso: "Stavamo facendo grammatica e il bambino ha inserito questo aggettivo, tutt'altro che peregrino perché nella formazione segue la regola del suffisso. Gli ho detto che aveva inventato un nuovo vocabolo".

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