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Cassazione annulla la condanna per Errani, processo da rifare

L’ex governatore dell’Emila Romagna imputato per la vicenda del finanziamento concesso dalla Regione alla cooperativa Terremerse del fratello.
A cura di Antonio Palma
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Nuovo processo di appello per l'ex governatore dell'Emilia Romagna Vasco Errani, la Corte di Cassazione infatti ha annullato la condanna inflitta nel processo di secondo grado rinviando gli atti alla Corte d’appello di Bologna perché si rifaccia il processo. Errani rimane accusato di falso ideologico per la vicenda del finanziamento da un milione di euro concesso dalla Regione Emilia-Romagna alla cooperativa Terremerse del fratello. Accuse che gli sono costate il posto da presidente della Regione visto che dopo la condanna a un anno, nell'estate scorsa, il Governatore presentò le proprie dimissioni. Durante l'udienza di oggi il procuratore generale della Cassazione aveva anche chiesto l’assoluzione per l'imputato, accusando i giudici della Corte d’appello di aver emesso una sentenza politica. Processo da rifare anche per gli altri imputati condannati in appello con Errani, i dirigenti regionali Filomena Terzini, allora direttore generale degli Affari legislativi, e Valtiero Mazzotti, all’epoca dirigente del settore Agricoltura.

Soddisfazione da parte di Errani dopo la sentenza. "Oggi è un bel giorno per me. Si è ristabilita la verità che aveva pronunciato il giudizio di primo grado e si ricomincia da lì con serenità e fiducia" ha commentato infatti l'ex governatore ricordando l'assoluzione in primo grado. "Ringrazio le tante persone che in questi mesi mi sono state vicine confermandomi la loro stima. Ora passerò qualche giornata tranquilla con la mia famiglia" ha proseguito Errani, concludendo: "È stato un anno difficilissimo, molto doloroso prima di tutto sul piano umano ed ho pagato un prezzo altissimo, ma non ho sassolini nelle scarpe da togliermi e non ho rimpianti. Sono orgoglioso per come ho servito negli anni la cosa pubblica e la Regione Emilia-Romagna e lo sono ancora di più per avere, nel momento più difficile della mia vita politica, messo il rispetto e l’onore delle istituzioni avanti ad ogni altra ragione. Per me questo è un valore irrinunciabile che si deve ai cittadini e che non può mai venire meno".

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