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Campagna anti-burqa, il leghista Buonanno condannato, deve pubblicare la sentenza su Facebook

L’eurodeputato ed ex primo cittadino di Varallo costretto a risarcire due cittadini offesi dai cartelli anti-burqa e a pubblicare la sentenza su Facebook.
A cura di Antonio Palma
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È costata cara al leghista Gianluca Buonanno la campagna anti-burqa, anti vu cumprà e anti mendicanti intrapresa nel Comune di Varallo, in provincia di Vercelli, ai tempi in cui era sindaco della città. L'europarlamentare della Lega Nord e sindaco di Borgosesia, sempre in provincia di Vercelli, infatti è stato condannato a due cittadini che cinque anni fa si sono sentiti offesi da alcuni cartelli posti all'ingresso del paese che vietavano veli, burqa e mendicanti nel paese. Cinque anni fa infatti su ordine del sindaco il Comune aveva fatto installare cartelli all'ingresso del paese che con disegnini appositi avvertivano: "No Niqab e Burqa, No Vu Cumprà". Dopo la denuncia di alcuni cittadini il giudice ha stabilito che Buonanno, insieme con il suo successore sulla poltrona di primo cittadino, dovrà pagare alle controparti 11.500 euro di risarcimento danni.

Sentenza pubblicata su facebook per trenta giorni

Non solo, per l'ex parlamentare Buonanno, ormai noto per le sue battaglie portate avanti spesso in modo irriverente e sfacciato, il tribunale ha stabilito che dovrà pubblicare la sentenza anche sul suo profilo facebook. Il giudice probabilmente conoscendo l'attivismo sul web del politico lo ha obbligato a pubblicare la sentenza proprio sul noto social network. Per trenta giorni quindi la decisione del giudice sarà esposta sulla pagina Facebook dell'eurodeputato oltre che sul sito internet del Comune e sul giornale locale "Corriere Valsesiano".

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