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Caltagirone, ritrovamento shock nella pineta: cadavere decapitato e senza braccia

La scoperta shock da parte di alcuni passanti che credevano fosse un manichino. L’uomo mutilato con un machete o un’ascia probabilmente per impedirne l’identificazione. La Procura ha disposto immediatamente l’autopsia, esami tossicologici e del dna.
A cura di Antonio Palma
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Macabro ritrovamento nella tarda mattinata di venerdì in un parco pubblico alla periferia di Caltagirone, in provincia di Catania. All'interno della pineta è stato rinvenuto il cadavere di un uomo dall’apparente età di circa 50 anni, decapitato e con le braccia amputate. L'orrenda scoperta segnalata ai carabinieri da un gruppo di persone che stamattina stavano passeggiando in zona con il loro cane. Il corpo giaceva sul ciglio di una strada sterrata quando i passanti lo hanno scorto. Secondo quanto hanno riferito, la loro prima impressione  è che si trattasse di un manichino gettato a terra e solo quando si sono avvicinati hanno capito che si trattava di un corpo senza vita e hanno allertato le forze dell'ordine.

Sul posto sono accorsi i carabinieri della compagnia di Caltagirone che hanno subito aperto una inchiesta dando il via libera ai rilievi della scientifica e del medico legale. Secondo un primo esame, la morte risalirebbe alla scorsa notte e il delitto sarebbe stato commesso in un altro posto rispetto a dove il cadavere mutilato è stato lasciato. Prima della morte l'uomo sarebbe stato picchiato selvaggiamente mentre le parti del corpo sarebbero state amputate in maniera netta, come se fosse stata usata un’arma particolarmente tagliente, come un’ascia o un machete.

Al momento non si esclude alcuna ipotesi dietro il macabro delitto ma si ritiene che testa e mani del cadavere siano state portate via per evitare un facile riconoscimento. Il pm di turno della procura di Caltagirone, che è accorso sul posto, ha disposto immediatamente l’autopsia, esami tossicologici e del dna sul cadavere per cercare di avere elementi che possano essere utile all’identificazione della vittima e anche, in maniera indiretta, al movente del delitto.

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