Cagliari, smantellato asilo abusivo per le famiglie no vax: era in un casolare di campagna
All'apparenza sembrava una normale villetta di campagna come tante altre in zona, in realtà all'interno si nascondeva un vero e proprio asilo abusivo dove non era richiesta alcuna documentazione vaccinale per i piccoli e per questo era diventato la scuola preferita da molte famiglie no vax della zona. È quanto hanno scoperto nelle scorse ore i carabinieri del Nas di Cagliari nelle campagne di Villacidro, un piccolo comune del Sud Sardegna. Ad allertare i militari erano stati alcun residenti della zona che avevano visto uno strano via vai di persone e bimbi in quella casa in località Su Suergiu che dall'esterno era irriconoscibile come asilo visto che non vi erano insegne né pubblicità di alcun tipo. Dai successivi accertamenti si è scoperto così che vi era un asilo in piena attività e frequentatissimo ma completamente abusivo.
A gestire la struttura, attraverso un'associazione sportiva che lo faceva figurare come tutt'altro, erano un uomo di 38 anni e una donna di 54 anni, che però non avevano alcuna autorizzazione. Per i due è scattata la segnalazione all'autorità amministrativa che ha provveduto a emettere un'ordinanza di chiusura immediata. Come accertato dai Nas e dal personale del Comune, nella struttura c'era totale mancanza dei requisiti richiesti per l'avvio di una attività scolastica. I bimbi ad esempio avevano a disposizione un solo bagno e anche la "zona nanna" non rispettava le minime regole di igiene e sicurezza. Infine alcuni giochi all'esterno erano posizionati vicino ad attrezzi agricoli sparsi sul piazzale.
I piccoli, accompagnati dai propri genitori, trascorrevano nella scuola materna gran parte della giornata, fino al pomeriggio, consumando anche il pasto che però portavano da casa visto che la struttura aveva una cucina ma non era funzionante. Nonostante fosse isolato, privo di ogni autorizzazione e non pubblicizzato, l'asilo era molto frequentato grazie al passaparola tra le famiglie no vax, attirate dal fatto che non era necessaria alcuna documentazione vaccinale per iscriversi. All'arrivo dei carabinieri questa mattina, all'asilo vi erano una quindicina di bambini tra i 3 e i 5 anni, alcuni dei quali provenienti da paesi distanti anche 20 chilometri, la maggior parte dei quali non aveva copertura vaccinale.
