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Cadavere mummificato in un container: si tratta di una 19enne. Il caso su Chi l’ha visto

Il corpo di Mariapia Galanti è stato ritrovato dopo due mesi nell’area dello scalo merci della stazione ferroviaria di Santarcangelo di Romagna (Rimini). La ragazza era stata allontanata di casa dal giudice dopo aver maltrattato i familiari che ne avevano poi denunciato la scomparsa. Sembra avesse problemi di droga.
A cura di Biagio Chiariello
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E’ stato identificato il cadavere rinvenuto il 25 ottobre in un container in disuso nei pressi della stazione ferroviaria di Santarcangelo di Romagna (Rimini). Si tratta di Maria Pia Galanti, 19enne di Misano, che da inizio settembre non dava più notizie ai familiari che dopo alcuni giorni si erano rivolti ai Carabinieri. A fine agosto Maria Pia, che pare frequentasse personaggi legati allo spaccio, era stata trovata dalla Polizia Municipale di Rimini in un albergo in disuso e, pochi giorni dopo, era stata visitata in Pronto Soccorso a Rimini dopo essere stata notata in difficoltà per strada in via Tripoli. Ma lei aveva rifiutato il ricovero, dopodiché le sue tracce si erano perse. Del caso di Maria Pia si era occupato anche Chi L’Ha Visto lo scorso 4 settembre: in quell’occasione c’era stata l’ultima chiamata ai genitori, con i quali i rapporti – riferisce la stampa locale – erano stati spesso turbolenti: tanto che, dopo un’aggressione nei loro confronti, la 19enne era stata allontanata da casa su decisione del giudice.

Ora l’epilogo. La Procura (il sostituto Paolo Gengarelli), la pg e la squadra mobile della questura di Rimini non sembrano avere più dubbi: il corpo mummificato trovato in quel container è quello di Maria Pia Galanti. La scientifica del gabinetto regionale di Bologna ha estrapolato le impronte digitali, dai resti ritrovati. Le impronte inserite nel sistema Afis, hanno portato all’identificazione di Mary che era stata già fotosegnalata durante un controllo di polizia e carabinieri. I tamponi, con i prelievi effettuati ai genitori per l’identificazione del Dna e inviati al centro della scientifica di Roma, daranno, una volta pronti, la certezza assoluta. Ora resta da capire come è morta la 19enne. Come detto, la ragazza aveva problemi di tossicodipendenza e fumava eroina.

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