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Brutalmente picchiata dall’ex fidanzato a Bari, studentessa denuncia pubblicando foto online

La giovane 23enne del Camerun è studentessa all’Università di Bari. Aggredita brutalmente dal suo ex fidanzato, un 24enne barese che non si rassegnava alla fine della loro relazione. La giovane ha postato le foto del suo volto pieno di lividi su Instagram raccogliendo la solidarietà delle associazioni studentesche.
A cura di Antonio Palma
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Con il volto pieno di lividi e un occhio completamente tumefatto, così ha deciso di mostrarsi pubblicamente online Megane Deutou, 23enne del Camerun e studentessa all’Università di Bari, dopo essere stata aggredita e brutalmente picchiata dal suo ex fidanzato, uno studente barese che aveva conosciuto in Italia. Una scelta coraggiosa per denunciare pubblicamente, oltre che alla polizia, quanto subito ieri notte da quel ragazzo di 24 anni che diceva di amarla. Secondo una prima ricostruzione in base al racconto della vittima, il giovane aveva chiesto un incontro per un chiarimento ma quando la ragazza ha ribadito la sua volontà di troncare il rapporto, lui, che non si era rassegnato alla fine della relazione, l’avrebbe presa per i capelli sbattendole ripetutamente la testa sulla portiera della propria auto.

"Ho finito il mio compito. La polizia si occuperà del tuo caso ora" ha scritto la giovane a corredo della foto pubblicata sul suo account Instagram. Al suo fianco si sono schierati immediatamente numerose associazioni studentesche che hanno rilanciato il suo post esprimendo la loro solidarietà per quanto accaduto. "Siamo vicini alla Collega Megane Deutou studentessa in Mediazione Interculturale picchiata ieri da un studente Italiano. Oltre al colore della pelle nessuna Donna/ragazza dovrebbe essere preda e vittima di questi atti barbari che dipingono una società maschilista in perdita dei valori di uguaglianze e parità. Sollecitiamo un maggiore sguardo sulla condizione dello studente straniero nella città di Bari e in particolare nell’Ateneo Barese. È più che opportuno dare voce ad essi tramite strumenti di rappresentanza affinché le loro problematiche arrivino ai massimi vertici"scrivono dal’associazione degli studenti stranieri dell’università di Bari.

"A te, Megane vogliamo dire grazie perché hai avuto coraggio di dire basta, di denunciare, e di tornare a vivere. A te, carnefice, vogliamo ricordare che l'amore non rompe le costole, non lascia i lividi sulla faccia, l'amore non può e non deve uccidere" hanno scritto invece su Fb gli "Studenti indipendenti di Lingue", aggiungendo: " Non possiamo restare in silenzio perché significherebbe non sottolineare la gravità di una simile situazione. Ingiustificabile qualsiasi schiaffo, sopruso, atto di pressione psicologica". Intanto per questa mattina alcune associazioni  studentesche hanno organizzato un presidio davanti al Comune di Bari "per chiedere risposte da parte delle autorità".

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