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La bambina ricoverata per tetano reagisce alle terapie. La madre: “Non mi va di parlare”

La piccola è stata ricoverata sabato pomeriggio per un sospetto caso di tetano: sta rispondendo positivamente alle terapie, mentre i medici hanno scoperto che sia lei che il fratellino non erano stati vaccinati dai genitori.
A cura di Davide Falcioni
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Le condizioni della bimba di sette anni ricoverata all'ospedale infantile Regina Margherita di Torino per un sospetto caso di tetano sono stabili. La piccola è in cura nel reparto di Rianimazione, reagisce alle terapie che le sono state somministrate e i medici, che si dicono "moderatamente ottimisti", hanno ridotto la sedazione. Resta la prognosi riservata in attesa di conoscere l'esito degli esami, che saranno eseguiti all'ospedale Molinette del capoluogo piemontese. Ad occuparsene, secondo quanto appreso da fonti sanitarie, saranno i laboratori di Virologia e di Microbiologia diretti dalla professoressa Rossana Cavallo.

La bambina non era stata vaccinata, così come il fratellino di 10 mesi

Nel frattempo – da approfondimenti effettuati presso il Dipartimento di Prevenzione dell'Asl Città di Torino – è emerso che la bambina non era stata sottoposta alla vaccinazione. I suoi genitori erano stati convocati per il 25 ottobre tramite una lettera recapitata nei giorni scorsi proprio perché risultavano inadempienti non solo all'antitetanica ma anche a tutte le vaccinazioni classificate come obbligatorie dal decreto Lorenzin (anche se quella contro il tetano lo è sempre stata). Come la piccola di 7 anni, anche il fratellino di dieci mesi non era stato vaccinato a nulla: entrambi fanno parte delle migliaia di minori  torinesi che in base ai registri dell'Asl risultano completamente scoperti sul fronte vaccinale.

La bambina è stata accompagnata due giorni fa all'ospedale Regina Margherita di Torino: quando è arrivata la piccola era cosciente e in preda a convulsioni e contrazioni violentissime che ne hanno determinato l'immediato ricovero nel reparto di terapia intensiva. La piccola respirava autonomamente ma stata sedata per evitare spasmi e complicanze, in quanto il tetano può causare danni neurologici. Malgrado non ci sia ancora la certezza che si tratti effettivamente di quella patologia i dottori hanno deciso di avviare ugualmente e per precauzione il trattamento contro la tossina prodotta dal batterio somministrando immunoglobuline alla piccola paziente.

"E' un momento difficile. Mia figlia sta male e non mi va di parlare", ha commentato la madre della bambina di sette anni ricoverata all'ospedale infantile Regina Margherita di Torino per un sospetto caso di tetano. La donna non abbandona un secondo il reparto di Rianimazione, dove la figlia è stata ricoverata in preda agli spasmi e alle convulsioni.

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