Beffa a L’Aquila: l’UE chiede la restituzione delle tasse sospese dopo il sisma del 2009
Ad appena due giorni dal nono anniversario del terremoto de L'Aquila una stangata si appresta a calare su centinaia di terremotati: a 350 imprenditori sono infatti state inviate altrettante cartelle esattoriali che impongono la restituzione, entro 30 giorni, delle tasse sospese dopo il sisma a professionisti e imprese che operano nel cratere. La Commissione europea ha di fatti bocciato la sospensione e aperto una procedura d'infrazione per "aiuti di Stato".
Le prime cartelle sono arrivate qualche giorno prima di Pasqua ed hanno scatenato le proteste non solo dei 350 soggetti interessati, ma anche di istituzioni, sindacati e associazioni di categoria che – contro l'ipotesi di dover sborsare milioni di euro – si sono detti pronti a proteste eclatanti, compresi i blocchi stradali. Ad inviare le ingiunzioni di pagamento è stata Margherita Maria Calabrò, commissario nominato dalla presidenza del Consiglio incaricato per il recupero delle somme nei confronti di imprese, private ma anche pubbliche, dopo che la Commissione UE ha definito i fondi legati alla sospensione aiuti di stato.
I titolari di partite Iva interessati dal pagamento hanno presentato ricorso al Tar contro la nomina del commissario con udienza fissata, a L'Aquila, il 18 aprile. Nel frattempo Giovanni Lolli, vicepresidente della Giunta regionale d'Abruzzo, ha convocato un summit con i soggetti interessati per "definire le urgenti azioni di mobilitazione istituzionale, giuridica e politica necessarie a contrastare le attività già avviate dal Commissario straordinario (incaricato del recupero degli aiuti di Stato dichiarati illegali con la decisione della Commissione europea C(2015) 5549 final del 14 agosto 2015". Stefania Pezzopane, deputata del PD e presidente della provincia de L'Aquila nel 2009, ha invocato l'intervento dell'attuale governo, di quello che si formerà, nonché del presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani affinché i destinatari degli aiuti non siano obbligati a restituire il denaro.