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Bari, maltrattamenti all’asilo: bimbi picchiati e umiliati dalle maestre

Video girati in classe hanno dimostrato come le maestre picchiassero e umiliassero i bambini. Interrogate, si sono giustificate sostenendo che si trattava di metodi educativi.
A cura di Davide Falcioni
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immagine di repertorio
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La Procura di Bari ha chiesto al giudice per le indagini preliminari del Tribunale che le dichiarazioni di otto dei 25 bimbi vittime di presunti maltrattamenti da parte di quattro educatrici, avvenuti in una scuola materna della provincia barese tra settembre 2017 e aprile 2018, siamo ufficializzate in un incidente probatorio. L'inchiesta dei Carabinieri, coordinata dal pm Marcello Barbanente, ha documentato, con registrazioni e filmati realizzati di nascosto nella classe, episodi quotidiani di violenza su 25 bambini, strattonati, trascinati sul pavimento fino a cadere e minacciati di essere legati con le corde o fatti mordere da un cane.

Le indagini hanno portato il 26 ottobre scorso all'arresto delle quattro maestre e la misura cautelare è stata sostituita alcune settimane più tardi dall'interdizione dalla professione per un anno. Ora il pubblico ministero ha chiesto che venga effettuato un incidente probatorio con l'ascolto protetto di otto di quei 25 bambini, tutti di età compresa tra i 3 e i 4 anni. Dalle immagini e dai racconti esposti dai genitori dei minori, gli inquirenti hanno ricostruito "relazioni abitualmente dolorose e mortificanti", "comportamenti vessatori e violenti".

In particolare, riportano gli atti giudiziari, i bambini venivano colpiti con schiaffi anche in faccia, in alcuni casi fatti cadere sfilando volontariamente la sedia sottostante o erano costretti a restare in un angolo con il volto rivolto verso il muro, le mani dietro la schiena e impediti nella propria libertà di movimento tramite l'utilizzo di un tavolino collocato alle loro spalle in modo da incastrarli. In una occasione una bimba sarebbe stata presa a schiaffi mentre la maestra pretendeva le sue scuse per una linguaccia, un'altra afferrata per le braccia e strattonata fino a farle sbattere la base del collo contro la cattedra. Quando sono state interrogate, alcune delle quattro educatrici si sono difese giustificando le loro condotte come "scelte educative".

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