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Barcone affondato a Lampedusa, tra i morti 12 donne e due bambini

Dopo la tragedia del barcone che ha causato almeno 17 morti e centinaia di dispersi, il governo italiano attacca l’Ue chiedendo maggiore collaborazione nel Mediterraneo.
A cura di Antonio Palma
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UPDATE – Le vittime del naufragio sono 12 donne, due minorenni e tre uomini – Sono dunque 17 i cadaveri recuperati dopo l'ennesima strage di immigrati in mare avvenuta lunedì a 40 miglia dalle coste della Libia. Le salme – 12 donne, due minorenni e tre uomini – sono arrivate nel porto di Catania a bordo della nave Grecale, assieme a 206 sopravvissuti. Sembra che sulla carretta del mare, ci fossero almeno 400 persone, almeno secondo le ricostruzioni degli stessi naufraghi.

Si tratta dell'ennesima strage di migranti quella avvenuta ieri nel Canale di Sicilia a sud di Lampedusa. Il barcone su cui si trovavano a bordo circa 400 persone partite dalle coste libiche è naufragato ad un centinaio di miglia a sud dell'isola di Lampedusa causando decine di vittime e centinaia di dispersi. Solo grazie all'intervento tempestivo dei soccorsi si è potuto evitare una tragedia di proporzioni ancora maggiori. Grazie alle motovedette italiane che pattugliano l'area, infatti, circa 200 immigrati sono stati tratti in salvo. Le stesse motovedette della  Guardia di Finanza accorse sul posto hanno recuperato 17 corpi senza vita mentre risultano dispersi oltre un centinaio di persone. Le salme sono state trasportate, assieme ai sopravvissuti alla tragedia, su nave Grecale della Marina militare impegnata nell'operazione Mare Nostrum. Ora l'unità navale sta facendo rotta verso il porto di Catania dove il suo arrivo è previsto per le ore 13. Nel capoluogo etneo si stanno già preparando i sistemi di accoglienza per i superstiti con interventi coordinati dalla Prefettura. Per competenza territoriale la Procura distrettuale di Catania ha già disposto l'avvio di un'inchiesta e ha assegnato le deleghe per le indagini alle forze dell'ordine. I reati ipotizzati sono naufragio colposo e omicidio colposo plurimo.

"L’Europa ci lascia soli" – La nuova tragedia di Lampedusa ha scatenato una inevitabile polemica politica con il governo italiano che si scaglia contro l'Unione Europea e la sua inerzia. "Le nostre navi sono lì a recuperare morti e a soccorrere i vivi: l'Europa non ci sta aiutando. Si faccia carico di accogliere i vivi" ha attaccato il Ministro dell'interno Angelino Alfano, aggiungendo: "L'Italia non può diventare la prigione dei rifugiati politici. Quelli che hanno diritto d'asilo andranno in Europa se ci vorranno andare". Parole condivise dal Premier Renzi che ha commentato: "Ha ragione Alfano, l’Europa ci lascia soli, non può salvare gli stati, le banche e poi lasciare morire le madri con i bambini". "Gli interventi li devono fare anche gli altri paesi europei, e le istituzioni europee non devono girarsi dall’altra parte" ha concluso Renzi.

Polemiche con l'Ue – La Commissione Ue, per bocca del commissario Cecilia Malmstrom, dal suo canto ha espresso "shock" per la nuova tragedia di Lampedusa e ha ringraziato le autorità italiane per il grande lavoro svolto. Malmstrom ha chiesto "a tutti gli Stati membri di dimostrare solidarietà e di discutere nel prossimo Consiglio Interni come si può contribuire ad affrontare le sfide nel Mediterraneo". Alla commissaria Ue agli Affari interni hanno risposto sia il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, sia il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, lamentando un "deficit di cooperazione" a livello europeo e internazionale. Serve "un sistema sostenibile a medio e lungo periodo sia nel salvataggio in mare sia nell'accoglienza. È una responsabilità che dobbiamo portare avanti insieme a tutti gli altri paesi europei perché non sono frontiere italiane, sono frontiere europee" hanno spigato i rappresentanti del Governo italiano.

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