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Bandiera neonazista in caserma, il militare non sarà punito: “Ha agito in buona fede”

L’Arma ha annullato il procedimento disciplinare contro il giovane militare, che aveva esposto accanto al suo letto in caserma una bandiera della prima Guerra Mondiale, simbolo del secondo Reich. Il giovane ha rischiato l’espulsione dai carabinieri.
A cura di Annalisa Cangemi
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Si chiude la vicenda della bandiera tedesca: il giovane militare della caserma di Firenze non sarà punito. Per l'Arma quel simbolo dell'Impero asburgico, spesso utilizzato ed esibito dai gruppi di estrema destra, non è stato utilizzato con consapevolmente dal giovane militare, e sicuramente non per fare propaganda nazista.

L'Arma che, dopo il provvedimento disciplinare, cioè tre giorni di consegna che avrebbero potuto pregiudicare la permanenza del giovane nei Carabinieri, ha annullato la sanzione per il militare romano di 24 anni, che non è in servizio permanente, e che è studente alla facoltà di storia alla Sapienza, difeso dagli avvocati Giorgio Carta e Giuseppe Piscitelli. La decisione è stata presa dal comando del quinto reggimento carabinieri Emilia Romagna. Il comando ha anche disposto che tutti gli atti siano inviati in procura per eventuali valutazioni nei confronti di chi fece la foto alla bandiera e la divulgò.

La vicenda aveva scatenato polemiche, richiamando anche l'attenzione delle più alte cariche istituzionali. Era intervenuta anche la ministra della Difesa Pinotti, che aveva detto: "La Repubblica Italiana e la sua Costituzione si fondano sui valori della Resistenza, sulla lotta al fascismo e al nazifascismo. Chiunque giura di essere militare lo fa dichiarando fedeltà alla Repubblica, alle sue leggi e alla Costituzione. Chi espone una bandiera del Reich non può essere degno di far parte delle Forze Armate essendo venuto meno a quel giuramento".

Il vessillo era apparso per la prima volta in un video girato da "ilsitodifirenze", e nel servizio, che riprendeva uno scorcio della camera del giovane vista dalla strada, appariva per un attimo anche un poster con un fotomontaggio di Matteo Salvini. I fatti denunciati si sono svolti nella caserma Baldisserra, del VI battaglione Carabinieri Toscana. La bandiera in questione è un simbolo del secondo Reich risalente alla Prima Guerra Mondiale, e fin dall'inizio il ragazzo che l'ha appesa accanto al suo letto ha chiarito che il suo intento non era quello di inneggiare al nazismo, spiegando appunto di essere soltanto un appassionato di storia, e di non essere a conoscenza del fatto che quell'insegna appartenesse anche alla simbologia dei gruppi xenofobi, di cui non condivide minimamente le ideologie o le idee politiche.

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