Bambino di 3 anni rapito dalla madre ritrovato a 2mila chilometri di distanza

L'idea di non vedere più suo figli, a parte in qualche rara occasione, la ossessionava. Per questo Christina Hale, che dopo il divorzio ha perso l'affidamento del piccolo Matthew, di 3 anni, assegnato al padre in modo esclusivo, nel settembre di due anni fa è corsa a New York ed ha letteralmente rapito il bambino, portandolo via con sé fino al Massachusetts, da dove – grazie a continui spostamenti – ha fatto perdere ogni traccia, gettando nell'angoscia il marito: la fuga disperata della donna insieme al figlio è terminata questa settimana solo grazie a una soffiata anonima che ha permesso alla polizia di rintracciarla e arrestarla e di riconsegnare Matthew al padre.

Nel settembre del 2016 Christina, che oggi ha 40 anni, fuggì insieme al figlio nel Massachusetts, nascondendosi a casa di sua madre. La polizia, che intanto si era attivata per trovare il bambino, andò a cercarla lì solo dopo qualche giorno, quando lei se n'era già andata. Il padre tappezzò tutta la città con appelli e foto del figlio e della ex moglie con cui invitava chiunque sapesse qualcosa ad allertare la polizia, ma nessuno si fece vivo per mesi, quando l'auto di Christine fu individuata nel Maine: anche stavolta, però, nessuna traccia dei due. Per più di un anno, da allora, di madre e figlio non si è più saputo nulla.

Proprio quando Christine credeva di averla fatta franca, tuttavia, è arrivata una denuncia anonima al Centro nazionale per i bambini scomparsi: la scorsa settimana qualcuno l'aveva vista e riconosciuta a Orlando, in Florida, a 2.400 km di distanza dal Massachusetts. La polizia di Webster, in collaborazione con gli agenti di Orlando, questa volta non ha perso tempo: poche ore dopo Christine era già in manette, mentre il piccolo Matthew, che ora ha 5 anni e sta bene, è stato affidato al Dipartimento per i bambini e le famiglie prima di essere riconsegnato al padre.