Zoe Guaiti morta al sesto mese di gravidanza, esclusa infezione da latte crudo: “Nessuna traccia di Stec”

Ci sono novità sul caso di Zoe Anne Guaiti, libraia di 39 anni, morta il 5 maggio scorso al quinto mese di gravidanza all'ospedale Santa Chiara di Trento. La donna, madre di altri due bambini, era arrivata in Pronto Soccorso con la febbre a 40 ed era improvvisamente deceduta in sala operatoria a causa di un'infezione.
Fino ad oggi i medici avevano presunto che la 39enne fosse morta a causa di uno shock settico iperacuto, sindrome che porta al malfunzionamento di più organi contemporaneamente e riduce l'apporto di ossigeno ai tessuti.
Tuttavia, non è ancora chiaro cos'abbia scatenato la malattia infettiva, anche se è stato ipotizzato il coinvolgimento del batterio Escherichia Coli, presente nell'intestino di mammiferi e uccelli, che in alcuni casi può agire da agente patogeno e può produrre la Seu, sindrome emolitica uremica. Si tratta di una patologia rara, che provoca piccoli coaguli di sangue nell'organismo, soprattutto nel cervello, nei reni e nel cuore.Per giorni si è supposto che il microrganismo fosse presente in alcuni prodotti a latte crudo consumati dalla vittima.
Su questi prodotti si è pronunciato nei giorni scorsi il virologo Roberto Burioni, il quale ha confermato la pericolosità di bere il latte crudo, ossia appena munto e non sottoposto ai necessari trattamenti termici utili ad eliminare i batteri nocivi.
Nonostante ciò, ieri i medici dell'Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari del Trentino hanno escluso il coinvolgimento del batterio nella morte della giovane donna. "Non sono state trovate tracce di Stec nelle verifiche poste a seguito della morte", sigla che segnala la presenza del microrganismo, che produce la Shiga tossina, che può causare infezioni all'intestino e un elevato aumento della temperatura corporea.
Intanto, oggi pomeriggio alle 15 presso la Chiesa dell'Addolorata di Bolognano, in provincia di Trento, si celebreranno i funerali di Guaiti e del bimbo che portava in grembo. Resta ancora da scoprire il motivo che ha portato la vittima a contrarre la malattia infettiva: "L'unica cosa che al momento sembra certa è la morte a causa di un'infezione. Cosa l'ha causata, però, non è ancora noto" ha precisato Luna Panteca, legale della famiglia .