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Zangrillo contro la mascherina all’aperto: “Ora non ha alcun senso, il virus è in letargo”

Per Alberto Zangrillo al momento non ha senso portare una mascherina all’aperto soprattutto in casi dove non c’è alcun affollamento. Il direttore dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione Generale dell’ Ospedale San Raffaele di Milano ha spiegato: “Il virus è clinicamente in letargo. Può darsi che si risvegli? Speriamo di no”.
A cura di Antonio Palma
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“Le mascherine all'aperto ora non hanno più alcun senso” anche perché ormai “il virus è in letargo”, ne è convinto il professor Alberto Zangrillo direttore dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione Generale dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano. “Questa mattina il Pronto soccorso del San Raffaele era pieno di pazienti con altre malattie, non esistono fortunatamente pazienti con insufficienza respiratoria da Sars-CoV-2. Questo per me vuol dire che il virus è clinicamente… in letargo. Vogliamo dirla così? Può darsi che si risvegli? Speriamo di no” ha spiegato Zangrillo intervenuto oggi ai microfoni della trasmissione radiofonica  ‘Un giorno da pecora' su Rai Radio 1, aggiungendo: “Il virus esiste come esistono centinaia di virus. Adesso stiamo cercando questo, quindi troviamo questo, però se ne cercassimo altri ne troveremmo altri e quello che è certo è che dobbiamo affrontarlo con attenzione, evitando di fare le cassandre, ma anche di fare degli indovini”.

Su una cosa il medico personale di Silvio Berlusconi è sicuro, al momento non ha senso portare una mascherina all’aperto soprattutto in casi dove non c’è alcun affollamento. “Negli ultimi giorni ho scosso la testa quando mi è capitato di incontrare persone che in mezzo al bosco, in un sentiero lungo il corso di un fiume, avvicinandomi mettevano la mascherina terrorizzati perché arrivava l’untore” ha raccontato il primario del San Raffaele, aggiungendo: “Alberto Zangrillo vi dice che non hanno alcun senso. Questo è un modo di vivere che non ci porta a quella consapevolezza, a quell’equilibrio mentale e psicologico dell’evidenza, dell’obiettività, dell’informazione corretta. Senza questa informazione corretta saremo tutti un popolo di beoti che segue chi la spara più grossa”.

“Viviamo nel continuo e perenne pregiudizio, la verità assoluta non esiste. La verità è verità in quanto tale perché la dice qualcuno che appartiene al politically correct” ha insistito Zangrillo, ricordando: “Quando Trump disse che forse c'era poca trasparenza da parte dei cinesi fu preso come un cialtrone, ora le stesse cose le dice Biden e vanno prese per oro colato. Il politically correct è la guida, la verità è in relazione a chi dice quella cosa”.

Altrettanto inutile, secondo il Primario, è la geolocalizzazione per controllare i contagi così come proposta da Crisanti: “A mio parere è una idea indecorosa per un paese civile”. Sui vaccini anti covid sui giovanissimi invece, Zangrillo non si sbilancia: “Non è il mio argomento, ricevo cento mail al giorno da persone che mi fanno quesiti su questi temi. Io mi fido di Figliuolo, non è medico ma ben informato, se dà indicazioni di un certo tipo mi fido”.

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