Yara, la madre di Bossetti intercettata: “A Brembate quella sera”

Ci sarebbe una frase pronunciata da Ester Arzuffi che potrebbe essere utilizzata nel corso del processo a Massimo Giuseppe Bossetti, il muratore di Mapello arrestato il 16 giugno del 2014 perché sospettato dell’omicidio della giovane Yara Gambirasio. È una frase che è stata riportata dal settimanale Giallo e che sarebbe stata appunto pronunciata da Ester Arzuffi, la madre del muratore tuttora in carcere, mentre si trovava nella sala d’attesa del Comando Provinciale dei Carabinieri a Bergamo. La donna, secondo questa indiscrezione, conversando con l’altro figlio Fabio mentre aspettava per essere sentita dagli inquirenti avrebbe detto: “Parlando della scomparsa di Yara, Massimo mi aveva detto di essere passato di lì…”. Il riferimento della madre di Bossetti sarebbe a Brembate, la città della giovane Yara. In questi mesi di indagini sarebbero emerse anche altre “prove” della presenza del muratore il 26 novembre 2010, giorno della scomparsa della 13enne, a Brembate Sopra.
Si avvicina il processo a Massimo Giuseppe Bossetti – Fra qualche giorno il muratore di Mapello si presenterà in tribunale per affrontare il processo per l’omicidio di Yara Gambirasio. A poco più di un anno dalla svolta nel caso, il 3 luglio inizierà il processo in Corte d’assise durante il quale la difesa del muratore dovrà tentare di scagionarlo dalle accuse di omicidio aggravato dalle sevizie e crudeltà e dalla minorata difesa della vittima e calunnia ai danni di un collega di lavoro. Gli avvocati di Bossetti sono intenzionati a chiedere l'audizione di centinaia di testimoni e intendono smontare in aula la prova “regina” contro l’indagato, quella del Dna. Secondo la scienza, infatti, sarebbero dell’indagato le tracce di dna trovate sugli slip e sui leggings della vittima. Bossetti, da parte sua, dal giorno del suo arresto continua a proclamarsi innocente.