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Vladimir Luxuria aggredita a Roma da un gruppo di pusher

La donna, capofila di una lotta dei cittadini del Pigneto contro gli spacciatori di droga, è stata minacciata e insultata da un gruppo di pusher. Provvidenziale l’intervento della polizia.
A cura di Davide Falcioni
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Vladimir Luxuria, ex parlamentale della sinistra radicale, ha subito una nuova aggressione, stavolta nel quartiere romano di Pigneto, dove la donna vive e dove da settimane è capofila di una lotta degli abitanti contro gli spacciatori di sostanze stupefacenti. Luxuria sarebbe stata brutalmente minacciata e insultata da alcuni pusher: "Mi hanno bloccata in tre mentre rientravo a casa intorno alle 19 – ha raccontato Luxuria – Poi si sono avvicinati gli altri, erano circa 15 persone credo tutti magrebini. Sono stata prima bersaglio di insulti omofobi, poi di minacce e alla fine mi hanno lanciato bustine di droga addosso dicendomi: ‘Se non vuoi vedere spacciatori cambia quartiere'. Purtroppo sono stata individuata come simbolo di ribellione al degrado e così mi hanno voluto spaventare".

Minacce a Vladimir Luxuria: "Ti sgozziamo"

Vladimir Luxuria a quel punto avrebbe cercato riparo nell'androne del palazzo in cui abita, nel quartiere romano, e lì gli aggressori avrebbero continuato con minacce e spinte: "Se non la smetti ti sgozziamo, sappiamo dove abiti", avrebbero intimato alla donna. Fortunatamente a proteggerla è arrivato un passante e poco dopo anche una volante di polizia. La notizia dell'aggressione si è diffusa in pochi minuti e nella serata le associazioni della zona hanno diramato una nota esprimento solidarietà all'ex parlamentare. fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center, ha detto: "Ci aspettiamo che arrivi la solidarietà di molti, anche dalle istituzioni e dalla politica, anche perché questa aggressione sembra dovuta all'impegno di Vladimir a favore della sicurezza e della legalità nel suo quartiere, cosa che le deve rendere merito e non violenza".

Vladimir Luxuria fermata dalla polizia alle Olimpiadi Invernali di Sochi

L'aggressione subita ieri non è che la seconda disavventura per Vladimir Luxuria nel giro di pochi mesi. Durante le Olimpiadi Invernali di Sochi, infatti, la leader del movimento transgender è stata arrestata dalla polizia russa perché sventolava una bandiera con su scritto "Gay è ok". La donna era stata trasportata in una centrale delle forze dell'ordine e trattenuta alcune ore in attesa dell'arrivo di un traduttore. Ha riferito di essere comunque stata trattata cordialmente e quindi liberata.

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