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La morte di Viviana Parisi e Gioele Mondello

“Viviana a giugno ingoiò delle pillole e chiese aiuto al marito”, il racconto della cognata

Viviana Parisi, ai primi di giugno, era stata accompagnata in ospedale perché aveva ingoiato “cinque o sei pillole”, ma “non sappiamo se è stato un tentativo di suicidio”. A raccontarlo è Mariella Mondello, sorella di Daniele Mondello, il marito della dj 43enne trovata senza vita l’8 agosto. Due giorni fa, il 19 agosto, è stato trovato anche il corpo del figlio Gioele di 4 anni.
A cura di Nico Falco
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Viviana Parisi ai primi di giugno era stata accompagnata in ospedale perché aveva ingerito diverse pillole e poi decise di tornare a casa firmando le dimissioni. A raccontarlo è Mariella Mondello, la sorella di Daniele Mondello, il marito della dj 43enne trovata morta lo scorso 8 agosto. Viviana, ha spiegato la donna, "aveva chiamato Daniele dicendo che si sentiva male perché aveva ingerito cinque o sei pillole" e il marito la portò subito "al Policlinico di Messina", dove le venne fatta una flebo. Non è chiaro, però, se si fosse trattato di un errore o di altro: "non sappiamo se è stato un tentativo di suicidio", ha concluso la cognata.

Dopo essere tornata a casa la 43enne aveva ripreso la cura che le era stata prescritta in precedenza. Due mesi prima, il 17 marzo, durante il lockdown, la donna era stata portata all'ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina), dove le era stata diagnosticata una forma di "paranoia". Il certificato medico è stato ritrovato nel cruscotto dell'automobile di Viviana, abbandonata in strada dopo l'incidente con un furgone la mattina del 3 agosto, lungo l'A20, nel territorio di Caronia (Messina).

Il corpo della donna è stato ritrovato nella boscaglia cinque giorni dopo, nei pressi di un traliccio. Secondo la ricostruzione dopo l'incidente aveva abbandonato l'automobile e, col bambino in braccio, aveva scavalcato il guard rail per poi proseguire nelle campagne. Il corpo del figlio Gioele, di 4 anni, soltanto il 19 agosto, a circa 400 metri di distanza. Viviana, secondo i documenti, avrebbe avuto un crollo mentale "dovuto a una crisi mistica", circostanza confermata anche dal procuratore capo di Patti, Angelo Vittorio Cavallo. Ieri Daniele Mondello ha sottolineato, però, che Viviana "negli ultimi periodi non era in cura e non prendeva pillole".

L'ipotesi del tentato suicidio è stata smentita dall'avvocato Pietro Venuti, legale della famiglia Mondello. "Viviana non ha tentato il suicidio – ha detto – ma ha soltanto ripreso dei medicinali che le avevano dato a marzo all'ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto, forse però ha esagerato con un sovradosaggio. Spero che nessuno voglia speculare anche su questo".

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