Virgilio e Alvezia, fratello e sorella: uccisi dal Coronavirus a distanza di poche ore
Virgilio e Alvezia erano fratello e sorella. Il Coronavirus se l’è portati via a distanza di poche uno l’uno dall’altra. Come riporta il Gazzettino, i fratelli Balbin abitavano Trichiana. Virgilio, 83 anni di Frontin, è deceduto nella casa di riposo della frazione del comune di Borgo Valbelluna alle 3 di notte. Alvezia vedova Bonetta, 91 anni anche lei residente a Trichiana, dopo una vita di lavoro in Svizzera, è morta ieri mattina poco prima delle 10 nella Pneumologia Covid dove era ricoverata. Salgono così a 77 le vittime del Coronavirus in provincia di Belluno e molte di queste lo avevano contratto in Rsa: come è noto, vengono conteggiate solo le persone che avevano avuto un tampone prima del decesso (nelle case di riposo tante vittime con sintomi e trattate come “sospetto Covid 19” non hanno mai avuto la diagnosi).
Secondo l’Oms, quasi la metà delle persone morte per coronavirus in Europa era residente di case di cura. Lo ha detto il direttore regionale dell'Oms Europa, Hans Kluge. "Il quadro su queste strutture è profondamente preoccupante", ha sottolineato il direttore regionale dell'Oms Europa, Hans Kluge, in una conferenza stampa. Milano, colpita dallo scandalo del caso Pio Albergo Trivulzio, può essere un esempio. Pochi giorni fa l'Istituto superiore di sanità (Iss) ha diffuso il terzo rapporto sui contagi nelle strutture residenziali e sociosanitarie. Dal primo febbraio al 14 aprile 2020 ci sono stati 6.773 decessi tra i residenti. Nel 40,2 per cento dei casi (2.724 s 6.773) le morti sono avvenute per Covid-19 o manifestazioni simil-influenzali.
