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“Vieni a fare sesso con me”, ma poi due uomini rapinavano il malcapitato: cinque casi a Foggia

È accaduto a Foggia in almeno cinque circostanze, tutte caratterizzate dallo stesso modus operandi; una donna, fingendo interesse sessuale, ha attirato diversi uomini in incontri ‘hot’ solo per poi mettere in atto rapine con l’aiuto di complici. Tre arresti.
A cura di Biagio Chiariello
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immagine di repertorio
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Erano convinti di andare a fare sesso (a pagamento) con una donna ma, al loro arrivo, trovavano altre due persone che li rapinavano. È successo a Foggia in almeno cinque occasioni – tra rapine consumate e tentate – ai danno di altrettante persone. Il sodalizio criminale è stato smantellato grazie all’azione congiunta della Polizia e dei Carabinieri.

Le forze dell'ordine hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di tre persone (due uomini e una donna) accusati di rapina e tentata rapina in concorso, porto in luogo pubblico di arma comune da sparo, lesioni personali aggravate, indebito utilizzo di carte di credito. Secondo quanto ricostruito durante le indagini, i reati sarebbero stati commessi tra il 6 e il 26 febbraio.

Il modus operandi era sempre lo stesso, come è emerso dall’attività investigativa, coordinata dalla Procura da una e sviluppata dagli agenti della squadra mobile e dai carabinieri del Nor della Compagnia di Foggia, in collaborazione con la Squadra Volante e la Stazione carabinieri di Porta San Severo.

La donna, ricostruiscono gli inquirenti, mostrava interesse sessuale nei confronti della vittima di turno che contattava telefonicamente fissando un incontro in un luogo convenuto. Ma all'arrivo sul posto il malcapitato finiva nella trappola ordita dai complici della ragazza che, con armi e minacce, si facevano consegnare i soldi che la vittima portava al seguito, o la costringevano a prelevare somme di denaro direttamente al bancomat.

La perquisizione nell’appartamento in uso ai tre indagati ha permesso di trovare e sequestrare armi da taglio, bancomat, postepay e altri documenti intestati a una delle vittime. Uno dei tre è stato trovato in possesso di 0,36 grammi di crack e, quindi, segnalato alla Prefettura per detenzione di sostanze stupefacenti per uso personale.

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