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Vicenza, incidente al primo giorno di lavoro dopo le ferie: Giovanni muore a 35 anni

Giovanni Manente è morto dopo essere precipitato nel vuoto da una altezza di oltre sei metri mentre stava eseguendo alcuni lavori in un capannone industriale. Il 35enne era appena tornato al lavoro dopo le vacanze estive ed era stato inviato in uno stabilimento di Breganze per alcuni lavori di demolizione.
A cura di Antonio Palma
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L‘ennesimo incidente sul lavoro è costato la vita a un operaio di 35 anni in Veneto. Giovanni Manente è morto dopo essere precipitato nel vuoto da una altezza di oltre sei metri mentre stava eseguendo alcuni lavori in un capannone industriale all'interno di uno stabilimento industriale di Breganze, in provincia di Vicenza. Il 35enne era appena tornato al lavoro dopo le vacanze estive e lunedì aveva ripreso il suo impiego nella ditta di Massanzago (Padova), dove da tempo lavorava. Per il ritorno al lavoro era stato inviato in uno stabilimento di Breganze per alcuni lavori di demolizione ma a metà giornata qualcosa è andato storto. Qualcosa ha ceduto e Giovanni, che era all'interno di un cestello all'altezza di circa 6 metri, sarebbe stato colpito da un oggetto metallico di grosse dimensioni che gli avrebbe fatto perdere l'equilibrio.

Inevitabile la caduta e lo schianto sull’asfalto che lo ha lasciato esanime e sanguinante. Sono scattati immediatamente i soccorsi allertati dai suoi colleghi che hanno assistito all’intera scena senza poter fare nulla. Vista la gravità dell’accaduto, sul posto è stato inviato anche un elicottero di soccorso che ha provveduto a trasportate l’uomo all'ospedale di Vicenza ma, nonostante tutti i tentativi dei medici di salvargli la vita, l’uomo è morto il giorno dopo. Per 24 ore si è sperato in un miracolo ma le condizioni di Manente erano gravissime e martedì il suo cuore ha smesso di battere per sempre. Il 35enne non si è mai risvegliato passando dal coma profondo alla morte cerebrale e infine al decesso. Una notizia che ha sconvolto i parenti che un anno fa avevano già dovuto fare i contri con la morte del padre del 35enne e gli amici dell'uomo che lo ricordano sempre allegro e sorridente. Sul caso indagano ora i carabinieri della locale compagnia oltre ai tecnici dello Spisal intervenuti per i rilievi.

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