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Vibo Valentia, disoccupato lancia molotov contro una banca perché non gli aprono il conto corrente

Un uomo disoccupato di 42 anni ieri ha lanciato una bottiglia incendiaria contro l’ingresso della locale agenzia della Bper, la Banca popolare dell’Emilia Romagna, dandosi poi alla fuga. All’uomo era stata negata la possibilità di aprire un conto corrente. L’unico impiegato presente nella struttura è stato salvato dai vigili del fuoco.
A cura di Davide Falcioni
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immagine di repertorio
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Attimi di paura ieri in pieno centro a Vibo Valentia, quando un uomo ha lanciato una bottiglia incendiaria contro l'ingresso della locale agenzia della Bper, la Banca popolare dell'Emilia Romagna, dandosi poi alla fuga. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno aiutato ad uscire il dipendente presente nell'edificio al momento dell'attentato: l'uomo era bloccato alll'interno a causa delle fiamme e del fumo che hanno iniziato ad invadere i locali. Dopo alcuni minuti concitati, i pompieri sono riusciti a entrare e a portare fuori l'impiegato, che è stato accompagnato in ospedale per accertamenti.

L'incendio è stato appiccato da un 42enne disoccupato residente a Rombiolo, un paese vicino. Stando a quanto emerso, l’uomo si sarebbe visto rifiutare la richiesta di aprire un conto corrente. La risposta negativa l'ha mandato su tutte le furie, tanto da convincerlo a lanciare una molotov all'esterno della banca causando un incendio anche all’interno del locale. Al momento dell’esplosione nella struttura c'era solo un dipendente perché i suoi colleghi erano probabilmente in pausa pranzo. L'uomo è rimasto bloccato in filiale perché le fiamme hanno mandato in tilt il sistema di apertura delle porte. Dopo alcuni minuti sul posto sono giunti i vigili del fuoco del comando provinciale di Vibo Valentia, i quali hanno mandato in frantumi la vetrata e sono riusciti a entrare portando fuori l’impiegato. L’uomo è stato quindi trasferito al pronto soccorso per accertamenti. A scopo precauzionale le forze dell’ordine hanno deviato il traffico per consentire la messa in sicurezza della zona. La banca è stata completamente evacuata anche nella parte dove si trovano gli uffici.

Pochi minuti dopo un uomo di 42 anni, disoccupato, si è presentato in Questura confessando di essere il responsabile di quanto avvenuto e rivendicando l’insano gesto. Sembra che alla base vi sia il rifiuto da parte della banca di aprire un conto corrente. Sarebbe stato questo il motivo che ha scatenato la sua ira. La polizia di Stato ha comunque avviato le indagini.

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