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Verona, coppia seviziata dai coinquilini: “Lei era costretta a prostituirsi per 5 euro”

Una coppia affetta da problemi psichiatrici sarebbe stata maltrattata per svariati anni dai due coinquilini, due uomini di 50 e 57 anni, a Pescantina, nella provincia di Verona. La donna sarebbe stata costretta a subire continuamente rapporti sessuali, anche sul pavimento di casa, e a prostituirsi con gli autisti dei tir a Bussolengo.
A cura di Susanna Picone
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È una storia dell’orrore quella che arriva dalla provincia di Verona. La storia di una coppia affetta da problemi psichiatrici che sarebbe stata maltrattata per svariati anni dai due coinquilini. A raccontare di questa storia è L’Arena. Secondo l’accusa, le vittime avrebbero subito abusi per ben diciannove anni, anche se il capo d’imputazione si limita a nove anni, ovvero nel periodo dal 2010 al 2019. A quanto ricostruito, la donna veniva costretta a subire continui e plurimi rapporti sessuali con i suoi inquilini, anche sul pavimento della loro casa di Pescantina, e veniva anche costretta a prostituirsi al prezzo di cinque euro a Bussolengo con gli autisti dei tir. A fermare quella vita da incubo è stata la denuncia della madre della signora vittima di soprusi di ogni genere.

I due indagati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere – Secondo la ricostruzione del quotidiano, su richiesta del pm Gennaro Ottaviano, il gip Livia Magri ha firmato il 17 gennaio scorso l’ordinanza di custodia cautelare per due uomini di 50 e 57 anni, accusati di maltrattamenti ai danni della coppia con cui convivevano. I due devono anche rispondere di aver favorito e sfruttato la prostituzione della donna per tutto il 2019 con l’aggravante di aver commesso il fatto in danno di una persona affetta da patologia psichiatrica. Uno dei due è anche accusato di lesioni per aver picchiato la madre della donna, “colpevole” di voler salvare la figlia. L’altro uomo invece avrebbe picchiato il marito della donna. I due indagati sono stati ascoltati nei giorni scorsi nell’interrogatorio di garanzia dal gip ma si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.

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