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Ventimiglia, l’agente che ha insultato i migranti si scusa: “Ho sbroccato”

Momenti di tensione estrema l’hanno portato a perdere il controllo durante le operazioni di sgombero dei migranti condotte settimana scorsa a Ventimiglia. “Chiedo scusa a tutti. Io non sono uno che insulta i migranti, se l’ho fatto è perché in quel momento, dopo ore sotto il sole, ho perso la testa”.
A cura di Charlotte Matteini
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Ripreso da un cronista di Fanpage mentre, coordinando le operazioni di sgombero dei migranti di Ventimiglia, insultava alcuni rifugiati che cercavano di scappare dagli agenti di polizia, Franco Scibilia, 54 anni, ora cerca di spiegare per quale motivo ha reagito in maniera inconsulta quel giorno, urlando ai migranti parole come "Bastardi", "Deficienti", "Pezzi di merda" e insulti simili, minacciando inoltre i videoreporter presenti sul luogo dello sgombero.

"È vero, ho sbroccato, ma chiedo scusa a tutti. Io non sono uno che insulta i migranti, se l'ho fatto è perché in quel momento, dopo ore sotto il sole, ho perso la testa". A causa della tensione che si respira in quei momenti, Scibilia spiega di non essere riuscito a controllarsi e di aver insultato i migranti perché "incazzato", ma che più di tutti quegli insulti erano rivolti alla polizia francese che aveva appena scatenato una carica di lacrimogeni contro gli agenti italiani. "È tutto un equivoco. Quando cammino e mando a fanculo, non mi rivolgo ai profughi, ma alla polizia francese che dopo una carica aveva lanciato i lacrimogeni contro di noi. Ero incazzato, lo ammetto, ho chiesto scusa, all'inizio ho detto delle parolacce ai migranti, ma non ho ucciso nessuno. Ora mi metterete di nuovo sulla graticola", prosegue Scibilia, che ora rischia un'azione disciplinare da parte della Questura di Genova, dopo essere stato segnalato dai colleghi di Imperia.

In passato, com'è stato riportato da numerose testate, Scibilia è stato indagato, insieme ad altri 4 colleghi, per concussione, peculato e una perquisizione irregolare effettuata in un albergo. Dalla vicenda giudiziaria, però, Scibilia e i suoi colleghi sono usciti puliti, assolti dal tribunale, che ha ridimensionato le accuse mosse dai Pm Paola Calleri e Francesco Pinto.

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