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Vaticano, il cardinale Angelo Becciu a processo per i fondi della Segreteria di Stato

La richiesta di citazione a giudizio è stata presentata nei giorni scorsi e riguarda, oltre a Becciu, personale ecclesiastico e laico della Segreteria di Stato e figure importanti dell’allora Autorità di Informazione Finanziaria, nonché personaggi attivi nel mondo della finanza internazionale: in tutto, appunto, 10 persone, e 4 società.
A cura di Biagio Chiariello
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Il Vaticano manda a processo il 27 luglio prossimo dieci tra laici ed ecclesiastici nell'ambito della vicenda legata agli investimenti finanziari della Segreteria di Stato a Londra. Le accuse sono truffa, peculato, abuso d’ufficio, appropriazione indebita, riciclaggio ed autoriciclaggio, corruzione, estorsione, pubblicazione di documenti coperti dal segreto, falso materiale di atto pubblico, falso in scrittura privata. Tra gli indagati c'è anche il cardinale Angelo Becciu, che va a processo nove mesi dopo le dimissioni da prefetto delle Cause dei Santi e la rinuncia ai diritti del cardinalato. Rinviate a giudizio anche quattro società, una riconducibile alla ‘dama del Cardinale', l'imprenditrice cagliaritana Cecilia Marogna, e tre all'ex gestore delle finanze vaticane Enrico Crasso. Per loro il Presidente del Tribunale Vaticano ha infatti disposto con decreto la citazione a giudizio dopo la richiesta presentata nei giorni scorsi.

"Con decreto in data odierna – si legge in una nota della Santa Sede – il Presidente del Tribunale Vaticano ha disposto la citazione a giudizio degli imputati nell’ambito della vicenda legata agli investimenti finanziari della Segreteria di Stato a Londra. Il processo avrà inizio all’udienza del 27 luglio p.v. La richiesta di citazione a giudizio è stata presentata nei giorni scorsi dall’Ufficio del Promotore di Giustizia, nelle persone del Promotore Gian Piero Milano, dell’Aggiunto Alessandro Diddi e dell’Applicato Gianluca Perone e riguarda personale ecclesiastico e laico della Segreteria di Stato e figure apicali dell’allora Autorità di Informazione Finanziaria, nonché personaggi esterni, attivi nel mondo della finanza internazionale".

Il cardinale Becciu a processo

Nella nota si spiega che dalle indagini "sono emersi elementi anche a carico del Card. Giovanni Angelo Becciu, nei cui confronti si procede, come normativamente previsto per i reati di peculato ed abuso d’ufficio anche in concorso, nonché di subornazione". Becciu è finito al centro della vicenda non solo per gli investimenti su un immobile di Londra — un edificio costato 200 milioni di dollari al 60 di Sloane Avenue, già sede dei magazzini Harrods —, ma anche per dei fondi che sarebbero stato mandati alla coop del fratello.

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