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Covid 19

Variante Omicron, come funzioneranno i viaggi in Europa: tamponi e controlli alle frontiere

Oltre all’Italia anche altri Paesi – come Grecia, Portogallo, Irlanda e Francia – hanno deciso di introdurre limitazioni ai viaggiatori, che saranno obbligati ad essere vaccinati e ad aver fatto un tampone con esito negativo.
A cura di Davide Falcioni
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L'Italia ha deciso di blindarsi. Sebbene il quadro epidemiologico del nostro paese sia ancora sensibilmente migliore rispetto all'anno scorso – grazie soprattutto alla campagna vaccinale – il governo italiano ha deciso di introdurre norme più severe per i viaggiatori in arrivo: un'ordinanza del Ministero della Salute ha infatti stabilito che dal 16 dicembre e fino al 31 gennaio, per entrare in Italia da qualsiasi Paese dell'Unione Europea sarà necessario un tampone con esito negativo svolto 24 ore prima se si tratta di test antigenico o 48 ore prima se si tratta di un molecolare. Questa regola varrà per i cittadini vaccinati contro il Covid, che dovranno anche mostrare il Green Pass. Per i non vaccinati, invece, oltre al test negativo è prevista anche una quarantena di cinque giorni. La decisione del governo è stata duramente criticata dalla vice presidente della Commissione Europea, Vera Jourova, secondo la quale eventuali nuove restrizioni ai viaggi dovrebbero essere valutate di comune accordo.

Le regole per viaggiare nel resto d'Europa

Nonostante le critiche della Commissione Europea la decisone italiana non è affatto isolata. L'aumento dei casi da variante Omicron infatti preoccupa e crescono i paesi europei che stanno giorno dopo giorno imponendo regole più rigide d'ingresso allo scopo di tentare di circoscrivere per quanto possibile i contagi. Il governo francese, ad esempio, ha stabilito che da domani potranno entrare dalla Gran Bretagna solo "residenti in Francia e loro famigliari". Per tutti gli altri sono possibili eccezioni per motivi urgenti, che escludono turismo e lavoro. Tutti i viaggiatori, vaccinati o no, dovranno presentare, alla partenza, il risultato negativo di un test effettuato non più di 24 ore prima. In Grecia, da domenica, i viaggiatori provenienti da Regno Unito e Danimarca dovranno esibire un tampone molecolare con risultato negativo effettuato da non oltre 48 ore, insieme al certificato di vaccinazione. Chi arriverà in Irlanda anche se vaccinato deve esibire il risultato negativo di un test antigenico effettuato non più di 48 ore prima o Prc eseguito da non più di 72 ore. Il Portogallo ha esteso i controlli alle frontiere oltre la scadenza inizialmente fissata nel 9 gennaio. Tutte le persone in arrivo devono esibire un test negativo, anche se vaccinate.

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