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Val di Susa, No Tav all’assalto del cantiere: lancio di pietre e chiodi

Una quarantina di facinorosi a volto coperto ha assaltato nella notte il varco uno del cantiere di Chiomonte. Danneggiata una torre faro.
A cura di Biagio Chiariello
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immagine di repertorio
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Torna la tensione in Valsusa dove nella notte c'è stato un attacco al cantiere della Tav a Chiomonte. Una quarantina di persone, tutte incappucciati, secondo quanto si apprende da fonti investigative, avrebbero raggiunto le reti del cantiere e dopo aver tagliato la recinzione hanno lanciato pietre, bulloni con le fionde e bombe-carta contro gli agenti di polizia e i carabinieri del presidio interforze. Quindi avrebbero cercato di mettere fuori uso il quadro elettrico che controlla il sistema di illuminazione, provando a farlo saltare con ordigni esplosivi. Il blitz è però stato respinto da carabinieri e polizia che hanno disperso i militanti che sono poi fuggiti nella boscaglia. Il tutto è durato una decina di minuti e nessuno è rimasto ferito. Digos e militari dell’Arma hanno avviato le indagini per identificare gli autori di un attacco. Secondo gli investigatori, infatti, i violenti, vicini all’area dura dei No Tav, potrebbero essere partiti da un campo organizzato nella valle dagli attivisti. Stando a quanto riferito, una stima precisa dei danni provocati alla zona cantieristica farà fatto nelle prossime ore. Di certo, è stato mandato in frantumi il faretto alla sommità di una delle torri che illuminano la zona. Ora c’è preoccupazione per la manifestazione in programma nella serata di sabato, che rischia di trasformarsi in occasione per nuovi scontri.

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