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Covid 19

Vaccino AstraZeneca, dopo i casi di trombosi in Europa ogni Paese ha scelto una strada diversa

Da quando l’Ema ha confermato casi di trombosi come possibile anche se raro effetto collaterale del vaccino anti covid AstraZeneca, in ogni Paese dell’Ue valgono regole e raccomandazione diverse. A cercare di fare ordine ci ha pensato l’Ecdc che ha realizzato un rapporto con le indicazioni adottate nei vari Paesi UE sull’uso del vaccino Vaxzevria.
A cura di Antonio Palma
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Da quando l'Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) ha avviato una revisione dettagliata dei dati sui casi di trombosi associati a persone vaccinate con Vaxzevria, l'antidoto al covid-19 di AstraZeneca, ogni Paese europeo ha deciso di andare per conto suo seguendo una strada diversa per metodi e tempi di somministrazione. Così ora in ogni Paese dell'Ue valgono regole e raccomandazione diverse: che chi lo ha destinato solo a specifiche categorie e fasce di età, chi non ha posto limiti,  chi raccomanda la seconda dose con lo stesso vaccino ma non nuove dosi, chi prova il richiamo con un altro vaccino per le fasce sconsigliate e chi lo ha proprio cancellato dalla campagna vaccinare.

A cercare di fare ordine ci ha pensato l'Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, che ha realizzato un rapporto con le indicazioni adottate nei vari Paesi UE sull'uso del vaccino Vaxzevria di di AstraZeneca. Dalla tabella è emerso che 15 paesi hanno adottato raccomandazioni specifiche per somministrare Vaxzevria solo a determinati gruppi di età, nella maggior parte dei casi agli anziani al di sopra di una certa età; 12 paesi non hanno posto limiti seguendo però alla lettera le indicazioni dell'EMA e quindi vietandolo in base all'anamnesi del soggetto, al rischio di eventi tromboembolici e alle donne in gravidanza; e due paesi che ne hanno interrotto completamente l'uso.

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La cosa si complica per quanto riguarda la seconda dose. Diciannove paesi dell'UE infatti attualmente raccomandano la somministrazione di Vaxzevria come seconda dose in individui che hanno già ricevuto una prima dose di Vaxzevria mentre cinque paesi hanno rivisto le loro raccomandazioni e somministreranno la seconda dose con un vaccino mRNA. Tra i primi vi sono sei Paesi che prevedono restrizioni di età per la prima dose ma non per la seconda dose i chi è già stato vaccinato con AstraZeneca

Una varietà di approcci giustificata dal fatto che il comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) dell'EMA ha concluso che gli eventi tromboembolici sono un effetto collaterale di Vaxzevria anche se molto raro ma i benefici complessivi superano i rischi. Tuttavia, il beneficio della vaccinazione con Vaxzevria aumenta con l'aumentare dell'età dei soggetti.

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