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“Vaccini contro il Covid? Brodaglia”. Ecco chi sono i primi no vax indagati

Arrivano da Firenze e Cremona i primi indagati ‘no vax’. L’accusa formulata dal magistrato nei confronti di un 66enne lombardo è chiaro: “Istigazione alla disobbedienza delle leggi, di ordine pubblico, in vigore a tutela della salute pubblica nel periodo di emergenza pandemica da Covid-19”.
A cura di Biagio Chiariello
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Parlare male dei vaccini contro il Covid alimentando sfiducia e bugie può costare caro. Lo ha scoperto un 66enne cremonese, convinto no vax, è il primo indagato dalla Procura della Repubblica di Cremona per "istigazione alla disobbedienza delle leggi, di ordine pubblico, in vigore a tutela della salute pubblica nel periodo di emergenza pandemica da Covid-19". L'uomo incitava a non utilizzare le mascherine definite "causa di lento ed inesorabile suicidio", o definiva falsi i numeri dei decessi da Coronavirus . Tutto sui social, su un gruppo pubblico di Facebook, Cremona Ancor, dove il no vax ha pubblicato frasi, scrive il pm ,"che descrivevano i metodi  diagnostici della malattia come bufale create da una medicina che prende in giro tutti gli italiani. I vaccini? "Brodaglia", secondo il cremonese inquisito al quale la Procura  ha appena notificato l'avviso di conclusione delle indagini preliminari.

Scritte ‘no vax' a Firenze

Ma il 66enne non è il solo no vax a vedere iscritto il proprio nome sul registro degli indagati per scritte e frasi contro i vaccini. La Digos ha effettuato una perquisizione in una casa di un 30enne italiano a Pisa nell'ambito delle indagini aperte sulle scritte no Vax  fatte alcune notti fa al Centro Vaccinale Mandela Forum di Firenze. Il decreto di perquisizione è stato emesso dalla procura di Firenze. L'uomo deve rispondere di imbrattamento e danneggiamento aggravato. "Nella perquisizione – riferisce la questura di Firenze – sono emersi elementi che confermerebbero l'ipotesi della responsabilità dell'indagato, nonché una bomboletta spray e un pennarello, compatibili con il materiale utilizzato per scrivere sull'edificio". La polizia ha identificato il giovane anche a seguito di approfondite indagini tecniche, che hanno consentito di rilevare la sua presenza nell'area interessata dal danneggiamento.

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