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Undicenne morta a Palermo con segni sul collo e abiti sporchi di benzina: dubbi sulla presenza della madre

Sul corpo della piccola disposta l’autopsia che sarà eseguita giovedì prossimo ma la Procura ha aperto un fascicolo per atti non costituenti reato e si fa largo sempre più l’ipotesi di una tragedia in un contesto di disagio economico e sociale. La minore era malata e impossibilitata a muoversi e ci sono dubbi sulla presenza della donna in casa quando si è sentita male.
A cura di Antonio Palma
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Immagine di repertorio.
Immagine di repertorio.

Sarà l’autopsia a chiarire le esatte cause del decesso della ragazzina di 11 anni morta nella serata di sabato a Palermo dopo essere stata accompagnata d’urgenza al pronto soccorso dell'ospedale Buccheri La Ferla. Alcuni segni sul collo e gli abiti sporchi di benzina avevano fatto sorgere molti interrogativi  e il sospetto di violenze ma la Procura, che ha aperto un’indagine sul caso, al momento tende a escludere l’omicidio visto che il fascicolo è per atti non costituenti reato e si fa largo sempre più l’ipotesi di una tragedia in un contesto di profondo disagio economico e sociale.

Come ricostruito finora, la minore era affetta già da gravi problemi neurologici, era tetraplegica ed era stata in cura più volte in ospedale. Sabato sera avrebbe avuto una nuova crisi epilettica ed è stata soccorsa dai familiari prima di essere trasportata in ospedale dove però è arrivata già in arresto cardiocircolatorio e dichiarata morta poco dopo, nonostante i tentativi di rianimarla da parte dei medici.

I segni sul collo e gli abiti sporchi hanno spinto i sanitari ad allertare la polizia. Come ricostruisce il Giornale di Sicilia, la madre 31enne, interrogata per ore, ha raccontato che alla vista della bimba in preda a una crisi, ha tentato alcune manovre per salvarla, chiedendo poi aiuto ai vicini e al compagno, che non era in casa al momento dei fatti. Un racconto che sarebbe compatibile con i lividi sul collo dell’undicenne. Proprio sulla presenza della donna in casa però ci sarebbero dei dubbi. Il sospetto è che si fosse allontanata brevemente lasciando nell’abitazione la minore, impossibilita a muoversi, coi fratelli piccoli. In quei frangenti potrebbe essere accaduto qualcosa che spiegherebbe gli abiti sporchi di benzina. Poi l'intervento e i tentativi di salvare la ragazzina.

Intanto tutti i piccoli sono stati allontanati dall'abitazione dove vivevano con madre e nuovo compagno e affidati a una casa famiglia con un provvedimento urgente dei servizi sociali, in attesa degli sviluppi investigativi e dell’esame post mortem sulla piccola all'Istituto di Medina legale del Policlinico di Palermo.

Anche la casa in cui vive la famiglia è stata sequestrata e al suo interno è stata trovata una bottiglia di benzina. L'autopsia sarà eseguita giovedì prossimo e come atto dovuto dovrebbero partire anche eventuali avvisi di garanzia e la formulazione di un capo d'accusa alla luce degli accertamenti irripetibili che dovranno essere eseguiti.

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