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Una madre lascia sola la figlia: la bambina mangia la sua cocaina e finisce in ospedale

Una bambina di poco più di un anno e mezzo è stata ricoverata in ospedale per aver ingurgitato della cocaina e cannabinoidi che la madre, tossicodipendente, aveva lasciato sul tavolo della cucina. Il fatto è avvenuto due mesi fa, ma è stato reso noto oggi dai carabinieri di Malo (Vicenza) dopo vari accertamenti.
A cura di Biagio Chiariello
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Lesioni personali e abbandono di minori. Queste le accuse che i carabinieri della Stazione di Malo, in provincia di Vicenza, hanno formulato nei confronti di una donna con precedenti: la figlia di poco più di un anno e mezzo è stata ricoverata in ospedale per aver ingurgitato della cocaina e cannabinoidi che la madre aveva lasciato sul tavolo della cucina.

La piccola portata in ospedale

Il fatto risale alla prima decade di agosto, ma è è stato reso noto oggi dall'Arma dopo vari accertamenti che hanno fatto emergere che si è trattato di un fatto accidentale. Era stata la stessa genitrice, trentenne, ad accorgersi che la figlia aveva comportamenti anomali, che reagiva in uno stato alterato e per questo si è rivolta al pronto soccorso dove i medici. La piccola, dopo le cure del caso, è stata tenuta sotto osservazione per alcuni giorni all'ospedale di Santorso e, successivamente, dimessa. 

La madre è tossicodipendente

I militari, allertati dai medici, hanno subito svolto le dovute indagini: sono state raccolte le testimonianze di parenti, familiari e personale sanitario che hanno confermato la tossicodipendenza della donna la quale, si presume, avrebbe inavvertitamente lasciata delle sostanze stupefacenti su una superficie facilmente raggiungibile dalla figlioletta.

Mamma e figlia affidata ai servizi sociali

La madre è stata denunciata dai militari locali, mentre il Tribunale dei Minori sta valutando altri possibili provvedimenti.  I servizi sociali, immediatamente attivati, hanno affidato entrambe alle cure di una comunità di recupero. Il caso, per la sua gravità e delicatezza, è costantemente seguito dalla Procura di Vicenza.

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