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Covid 19

Un milione di persone in lockdown per 3 asintomatici: la strategia Zero Covid in Cina

Dopo il caso di Xi’an, ora anche la città di Yuzhou è in lockdown covid dopo la scoperta di tre casi di contagio in due giorni. È la politica zero covid della Cina.
A cura di Antonio Palma
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Un milione di persone in lockdown per appena tre casi di contagio covid e per di più asintomatici, sono i risultati della politica di tolleranza zero con cui il governo cinese e le autorità locali continuano a combattere la diffusione del contagio da coronavirus nel Paese asiatico. Dopo il caso di Xi'an, infatti, ora anche la città di Yuzhou, nella provincia centrale dell'Henan, ha adottato la stessa drastica strategia di contenimento, varando misure severissime dopo la scoperta di tre casi di contagio locali, anche se asintomatici. Mentre il resto del mondo cerca di riaprire evitando comunque nuovi lockdown drastici, ai quasi 1,2 milioni di abitanti della città di Yuzhou è stato ordinato di rimanere in casa e addirittura interi quartieri sono stati letteralmente bloccati con impossibilità di entrare o uscire.

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Si tratta di un lockdown durissimo come quelli imposti quando la Cina era epicentro del contagio da coronavirus. A Yuzhou infatti tutti i negozi così come i luoghi di intrattenimento e di svago sono stati chiusi e possono rimanere aperte solo le attività commerciali e i negozi essenziali per la vita quotidiana come supermercati e farmacie. A far scattare le restrizioni, partite lunedì 3 gennaio, la segnalazione di tre casi sintomatici locali in due giorni. Le autorità hanno affermato che le persone presenti non sono più autorizzate a lasciare la città mentre chi è rimasto fuori può entrare solo con un permesso speciale anche se, per chi ha intenzione di tornare a Yuzhou, il governo consiglia di posticipare il viaggio. La città è diventata praticamente inaccessibile e anche al suo interno la circolazione è vietata se per motivi non validi. Anche il trasporto pubblico infatti è stato sospeso e non è ammessa la circolazione di auto ad eccezione dei veicoli di soccorso o destinati alla lotta all'epidemia. Secondo un comunicato rilasciato domenica, si sottolinea che lo stop riguarda anche le scuole con la sospensione delle attività didattiche. Chiusi ovviamente stadi, cinema e palestre ma anche i bar. I centri commerciali e supermercati restano aperti ma potranno vendere solo beni di prima necessità. Di conseguenza stop anche ai lavori non essenziali. Gli operatori del settore sanitario potranno recarsi a lavoro solo con una certificazione rilasciata dalle aziende.

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Gli 1,2 milioni di cittadini di Yuzhou si uniscono dunque ai 13 milioni di Xi'an, nella provincia dello Shaanxi, dove da oltre una settimana le autorità locali hanno imposto un lockdown dopo l'emergere di alcune decine di casi di contagio. Il blocco completo nella città cinese di Xian sarà revocato solo quando sarà raggiunta la "trasmissione zero" delle infezioni da Covid-19 , hanno affermato martedì le autorità locali. In pratica significa che il blocco rimarrà fino a che non si registreranno zero nuovi casi covid e fino a che “tutti contatti stretti" o "contatti stretti di contatti stretti" siano stati isolati. “Solo a quel punto prevediamo di rimuovere gradualmente le restrizioni” hanno spiegato le autorità cinesi. In tutta la Cina, martedì sono state segnalate 108 nuove infezioni locali sintomatiche, di cui 95 a Xi'an. Il paese ha anche registrato 21 nuovi casi locali asintomatici e 100 nuovi casi importati (67 dei quali sintomatici), secondo i dati del servizio sanitario cinese.

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