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Ucciso con un colpo alla testa alla vigilia di Natale, confessa la moglie: “Ho rovinato i miei figli”

La donna arrestata con l’accusa di aver ucciso il marito Carlo Giancola alla vigilia di Natale nella loro casa di famiglia a Santa Maria del Molise, piccolo comune in provincia di Isernia.
A cura di Antonio Palma
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Immagine di repertorio
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Ha confessato Irma Forte, la donna arrestata con l’accusa di aver ucciso il marito Carlo Giancola alla vigilia di Natale nella loro casa di famiglia a Santa Maria del Molise, piccolo comune in provincia di Isernia.

Dopo giorni di silenzio la 65enne molisana ha ammesso tutto nelle scorse ore nell’ultimo interrogatorio di garanzia davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Isernia, Michaela Sapio, che dovrà decidere se convalidare il fermo effettuato dai carabinieri.

Secondo quando hanno comunicato i suoi legali che l’hanno assistita durante l’interrogatorio, la donna ha ammesso le sue colpe, raccontando la sua versione dei fatti, ricostruendo la dinamica dell’accaduto e parlando anche dell'arma del delitto.

La 66enne avrebbe spiegato al giudice di aver colpito in testa il marito 71enne al culmine di una lite in famiglia usando un oggetto contundente che si trovava in casa.

Affermazioni e dinamica che gli inquirenti dovranno ora appurare anche attraverso i risultati dell’autopsia sul corpo del pensionato già disposta dal giudice e che dovrebbe essere fissata tra il 27 e il 28 dicembre.

Una piena ammissione di responsabilità comunque quella di Irma Forte dopo che nell'interrogatorio davanti al pm si era avvalsa della facoltà di non rispondere.

L’omicidio è avvenuto nella mattinata di sabato 24 dicembre quando i carabinieri sono accorsi sul posto, in via 25 Settembre, allertati dai vicini di casa della coppia allarmati dalle urla provenienti dall’abitazione.

I militari hanno trovato il 71enne prima di vita ancora a letto dove era costretto da qualche mese a causa di un incidente. La donna invece era in stato di shock. Dopo essere stata portata in ospedale per un controllo, era stata posta in stato di fermo per omicidio volontario.

“Ha fornito al giudice una serie di elementi per dare un significato, se significato c’è, a una tragedia che ha rovinato la sua famiglia e, come detto da lei, i suoi figli. Si preoccupa soprattutto di loro” hanno spiegato i legali di Irma Forte, aggiungendo: “Una morte violenta è sempre una tragedia che nessuno si aspetta. A nostro avviso la signora è riuscita a dimostrare che quello che è accaduto è una tragedia, che non doveva accadere ma che purtroppo è accaduta”.

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