Uccise con una coltellata al cuore il fidanzato: perché il processo a Valentina Boscaro è da rifare

La Corte di Cassazione ha annullato la sentenza di condanna per Valentina Boscaro, accusata di aver ucciso il fidanzato Mattia Caruso il 25 settembre del 2022 ad Abano Terme. Sarà quindi necessario un nuovo processo per l'imputata: in primo grado la sentenza parlava di una pena di 24 anni poi ridotta in Appello a 20 anni. Ora per i giudici della Suprema Corte è tutto da rifare perché i colleghi di secondo grado nella loro decisione non hanno tenuto conto dell'attenuante delle provocazioni.
Durante la fase dibattimentale infatti Valentina Boscaro aveva raccontato che era vittima di violenza: "Mi picchiava e mi violentava perché voleva che rimanessi incinta. Inoltre mi minacciava dicendomi che era un mafioso e che mi avrebbe sparato in testa". Per gli avvocati difensori infatti, i legali Alberto Berardi e Renzo Fogliata, l'imputata – che si trova ai domiciliari – aveva ucciso il compagno perché quella notte si era difesa dall'ennesima aggressione. Adesso che in Cassazione è stata annullata la sentenza e si riparte con un nuovo processo potrebbe cambiare tutto: se venisse infatti riconosciuta la versione della difesa, e quindi l'attenuante delle provocazioni, Valentina Boscaro potrebbe essere condannata a una pena massima di sei anni e quattro mesi. Riducendo così di circa un terzo la precedente sentenza. Ma cosa successe quella sera?
Stando alla ricostruzione di investigatori e inquirenti, la sera del 25 settembre 2022 la coppia aveva trascorso la cena al ristorante Laghi di Sant'Antonio di Montegrotto Terme. Durante il viaggio di ritorno, in macchina, sarebbe scoppiata una discussione: sempre in auto la donna avrebbe impugnato un coltello a serramanico appartenente a Mattia Caruso e lo avrebbe colpito una sola volta al cuore quando lui stava ancora guidando. L'uomo era riuscito ad accostare lato strada prima di morire poco dopo. L'intervento tempestivo dei sanitari del 118 non era stato sufficiente a salvargli la vita. La donna in un primo momento avrebbe fornito una versione diversa, ma le indagini svelarono la verità.
In aula Valentina Boscaro poi avrebbe dichiarato: "Ho distrutto tre famiglie: mi rendo conto che non si può tornare indietro, ma avevo paura della violenza di Mattia. Eravamo in auto e continuava a minacciarmi di morte". E poi aveva aggiunto: "È devastante quello che ho fatto, sono dispiaciuta: non volevo ucciderlo. Mi scuso per tutte le bugie che ho detto, ma l’ho fatto per mia figlia".