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Uccise 17 persone, primo permesso per il serial killer Donato Bilancia: visita al cimitero

Donato Bilancia, uno dei più terribili serial killer della storia italiana, ha ricevuto il primo permesso dopo venti anni di carcere per far visita alla tomba dei genitori.
A cura di Antonio Palma
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Dopo venti anni passati dietro le sbarre di un carcere, per la prima volta Donato Bilancia ha potuto lasciare le mura di un penitenziario grazie ad un permesso di uscita concesso dal tribunale. Uno dei più terribili serial killer della storia italiana che ha imperversato fra il 1997 e il 1998 in Liguria e nel basso Piemonte, compiendo almeno 17 omicidi in un arco di tempo di 6 mesi condannati con 13 ergastoli, infatti nelle scorse settimane ha potuto far visita alla tomba dei genitori nel cimitero di Nizza Monferrato, in provincia di Asti. La notizia è riportata dal Secolo XIX e da La Stampa. Una visita avvenuta però sotto stretta sorveglianza da parte degli agenti di custodia, Bilancia che scontando la sua pena nel carcere di Padova infatti è stato accompagnato dai poliziotti e ha viaggiato sotto scorta per tutto il tempo.

Una gradita novità per l'ergastolano che non si è mai arreso al carcere e che in questi mesi sta cercando la strada per uscire sempre più spesso. Prima ha tentato la via della revisione del processo, poi i legali hanno presentato un ricorso in Cassazione chiedendo che i suoi reati fossero giudicati con il rito abbreviato, una possibilità, nel caso di omicidio volontario, introdotta successivamente alla sua condanna. Il suo avvocato ha sostenuto il principio della lex mintior, cioè della legge più favorevole all'imputato, sfruttando una sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo, ma l'istanza però è stata rigettata.

I legali stanno comunque  lavorando ad altre possibilità sempre con l'obiettivo di uno sconto di pena che permetterebbe  al detenuto di poter usufruire dei benefici di legge con conseguenti maggiori possibilità di uscire dal carcere. Intanto Renato Bilancia dalla sua cella si sta dedicando allo studio e dopo essersi diplomato in Ragioneria lo scorso anno con voto 83 e una tesina sul welfare, ora si è iscritto all'università al corso di laurea in Progettazione e gestione del turismo culturale.

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